Frequently Asked Questions

Cosa sono le ICC – imprese culturali e creative? In quali settori operano?

Di economia creativa si è iniziato a parlare negli anni Novanta, quando si sono diffusi i primi studi che riconoscevano l'importanza di quei settori economici caratterizzati principalmente dall'apporto di risorse umane, dall'innovazione e dalle capacità tecnico-artistiche degli operatori.
Motore di questo settore è la compagine delle industrie culturali e creative, una fetta importante e soprattutto in continua espansione dell'economia globale che comprende non solo le aree artistiche tradizionali (arti visive, arti performative, letteratura, musica) ma anche design, moda, artigianato, intrattenimento, industria del gusto …
Proprio la multidisciplinarietà intrinseca al concetto di creatività ha fatto sì che, ancora oggi, non esista una definizione univoca per le industrie culturali e creative, nonostante la notevole letteratura in merito. Per approfondire puoi leggere qui la nostra scheda completa con le definizioni europee e italiane più accreditate.


Come si aderisce a EmiliaRomagnaStartUp/Creative?

Per essere presenti nella sezione Creative del portale EmiliaRomagnaStartUp/Creative è necessario inviare una mail a incredibol@comune.bologna.it specificando di essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • sede legale e/o operativa in regione;
  • costituzione da meno di 5 anni.

e includendo una breve descrizione dell'impresa, in cui si evidenziano i criteri di innovatività e di creatività.


Perché aderire a  EmiliaRomagnaStartUp/Creative?

Il sito EmiliaRomagnaStartUp/Creative intende mappare e mettere in rete le imprese e le organizzazione del settore creativo attive in Emilia-Romagna, con aperture sulla realtà nazionale e internazionale.
Il sito mette a disposizione una serie di strumenti di informazione, sostegno e supporto alle startup creative dell'Emilia-Romagna. Nucleo fondamentale è la rete di partner che si sta creando attorno a EmiliaRomagnaStartUp/Creative.


Quali sono i servizi e le organizzazioni che si occupano di ICC a livello nazionale ed europeo?

Per ricevere informazioni in merito ti invitiamo a cliccare la sezione LINK UTILI  del sito Emilia RomagnaStartUp/Creative che puoi trovare in alto nella colonna di sinistra.


Chi gestisce la sezione Creative del portale?

La sezione Creative del portale è gestita da Incredibol! - l'Innovazione Creativa di Bologna, un progetto di network promosso dal Comune di Bologna e volto a favorire la crescita e la sostenibilità del settore creativo a Bologna e in Emilia-Romagna.
L'edizione 2013 del progetto sarà caratterizzata da una stretta interazione tra Incredibol e la Regione Emilia Romagna. E' stato infatti firmato un accordo di collaborazione che prevede i due soggetti coinvolti nello sviluppo di tre progetti pilota sulla creatività, l'audiovisivo e il design.
Il progetto oltre all'ampliamento e all'evoluzione di Incredibol, prevede un'azione sull’audiovisivo, in continuità con il progetto del Distretto della Multimedialità avviato dalla Cineteca di Bologna, e una sul design, con la riattivazione in chiave nuova del Design Center all'interno dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.


A chi è rivolto Incredibol?

L'edizione 2013 si rivolge a progetti di professionisti con partita iva, imprese individuali, imprese, associazioni. Non saranno accettate proposte da persone fisiche o da gruppi non costituiti. Incredibol 2013 si rivolgerà a soggetti sotto i 40 anni d'età, agli inizi dell'attività professionale e costituiti in startup con meno di 4 anni di attività.


Che cosa è una startup?

Con il termine startup si identifica l'operazione e il periodo durante il quale si avvia un'impresa. Si tratta di solito di imprese appena costituite, nelle quali vi sono ancora processi organizzativi in corso. Nella fase di start-up possono avvenire operazioni di acquisizione delle risorse tecniche correnti, di definizione delle gerarchie e dei metodi di produzione, di ricerca di personale, di attività per l’accesso al mercato.


Che cosa è una startup innovativa? Di quali benefici può godere?

Il 19 dicembre 2012 è entrata in vigore la legge n. 221/2012 di conversione del Dl 179/2012, chiamato anche Decreto Legge Crescita 2.0, la Sezione IX è dedicata ad una nuova tipologia di imprese: la start-up innovativa. Per maggiori dettagli puoi leggere qui la voce completa.


Che cosa è un incubatore d’impresa?

L’incubatore è una struttura di supporto allo sviluppo dell’impresa. I servizi che offre (formazione, consulenza specialistica, contributi finanziari, networking ecc.) hanno lo scopo di sostenere le imprese durante la fase di avvio (start-up) e di ingresso sul mercato.


Quali sono i tre stadi di sviluppo tipici di una start-up?

Ideazione: è la fase in cui, attraverso la redazione di un business plan, viene verificata la fattibilità dell’idea di impresa.
Avvio: è la fase in cui l’impresa fa il proprio ingresso sul mercato e inizia a vendere prodotti e/o servizi.
Consolidamento: è la fase in cui l’impresa consolida la propria presenza sul mercato generando utili, accresce il proprio capitale umano con competenze manageriali e tecniche, inizia a sviluppare nuovi prodotti/servizi e si orienta verso nuovi mercati.


Che cosa è il Business Plan?

Il Business Plan è una sorta di “carta d’identità” dell’impresa che ne indica, in estrema sintesi, la mission, il modello di business, i prodotti e servizi, il mercato e il settore e gli aspetti economico-finanziari.


A che cosa serve il Business Plan?

Il Business Plan è uno strumento operativo che, in un primo momento, viene utilizzato per valutare la fattibilità e la profittabilità di un’idea d’impresa, in seguito, per monitorare l’andamento dell’attività rispetto agli obiettivi prefissati.
Si compone di una parte generale, in cui vengono descritti i prodotti/servizi offerti, il mercato di riferimento, il team d’impresa, la strategia adottata e il piano operativo, e di una parte economico-finanziaria in cui sono illustrate le fonti di finanziamento individuate e la redditività dell’impresa.


Chi può aiutarmi a scrivere un Business Plan?

Esistono iniziative (es. incubatori d’impresa, progetti e bandi a sostegno dell’imprenditoria, ecc.) promosse da enti e istituzioni pubbliche, che prevedono l’assistenza alla redazione di Business Plan, nonché società di consulenza private che offrono tale servizio.
Nella sezione Strumenti Utili di EmiliaRomagnaStartUp/Creative puoi trovare un modello di Business Plan da seguire e da adattare alla tua startup.


Che cosa è il Regime De Minimis?

La Commissione Europea, ritenendo che gli aiuti di importo poco elevato non possano falsare la concorrenza tra le imprese, consente agli Stati membri di erogare senza particolari vincoli quelli che vengono definiti aiuti de minimis. Tale regime di aiuti è quantificato in un massimo di 200.000 euro (L. 193.627.000) di contributi accordati nel triennio, anche per incentivi derivanti da leggi diverse.
La regola non si applica ai settori disciplinati dal trattato CECA (industria carbonifera e siderurgica), alla costruzione navale, al settore dei trasporti e agli aiuti relativi all'agricoltura e alla pesca.
La regola fissa una cifra assoluta quale soglia di aiuto al di sotto della quale non è richiesta una notifica preventiva alla Commissione. Per poter beneficiare di tale regola è necessario che l'aiuto soddisfi i seguenti criteri:
l'importo massimo totale deve restare entro il limite di € 200.000,00 (equivalente sovvenzione) su un periodo di tre anni a decorrere dal momento del primo aiuto de minimis (aiuto proveniente da qualsiasi fonte).
tale importo comprende qualsiasi aiuto pubblico accordato a titolo della regola de minimis e non pregiudica la possibilità del beneficiario di ottenere altri aiuti in base a regimi autorizzati dalla Commissione.
l'importo comprende tutte le categorie di aiuti indipendentemente dalla loro forma e obiettivo. Gli unici aiuti esclusi dal beneficio di questa misura sono gli aiuti all'esportazione


Che cosa è uno spin off?

Con il termine spin off si indica quella modalità di nascita di una nuova impresa in cui sono coinvolte risorse umane che si distaccano da una determinata organizzazione. Si crea, quindi, un nuovo spin off ogni volta che soggetti, impegnati in contesti industriali, accademici o istituzionali, danno vita ad una iniziativa imprenditoriale, valorizzando le esperienze professionali e il know how maturato.


Cosa si intende con il termine fundraising?

Attività di ricerca di forme di sostegno finanziario adeguate al progetto d’impresa. Contatti con Business Angels e Venture Capitalist rientrano in questa attività.


Chi può finanziare una start-up?

Il finanziamento di una start-up di regola avviene sotto forma di agevolazioni finanziarie di origine pubblica, capitale di debito (finanziamenti che dovranno essere restituiti maggiorati degli interessi) ovvero di capitale di rischio (finanziamenti ottenibili a fronte della cessione di quote della società). Il capitale di debito è quello praticato dalle banche, mentre il capitale di rischio è quello tipico dei Business Angels e dei Venture Capitalists.
Una modalità emergente di finanziamento per l'impresa è il crowdfunding che si può dividere in reward-based crowdfunding o equity crowdfunding. Per maggiori dettagli vedere la voce dedicata nel Glossario.


Chi è un Business Angel?

Un Business Angel è un finanziatore privato che investe parte del suo capitale nell’attività di un’impresa start-up, e apporta inoltre la propria competenza professionale.


Chi è un Venture Capitalist?

Il venture capital è l'apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo. Spesso lo stesso nome è dato ai fondi creati appositamente, mentre i soggetti che effettuano queste operazioni sono detti venture capitalists.


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