MOMmut ospite fuori concorso al Premio Nazionale per l'innovazione 2015

Saranno i ragazzi di Daydreamers con il progetto MOMmut ad aprire la sezione conclusiva del PNI 2015, il Premio Nazionale per l'innovazione in programma il 3 e 4 dicembre a Rende (Cosenza).

Il gruppo, composto da ex studenti del Liceo Paulucci di Calboli di Forlì, e vincitore della Sezione Giovani della Start Cup Emilia-Romagna 2015 (www.startcupemiliaromagna.it), avrà la possibilità di presentare fuori concorso il proprio progetto con un pitch di 4 minuti prima dei migliori 16 progetti approdati in finale da tutta Italia. E' la prima volta che il PNI invita un team di studenti delle scuole superiori a presentare la propria idea di impresa.

Vincitore dell’edizione 2014 del Giardino delle Imprese, un’iniziativa della Fondazione Marino Golinelli per l’insegnamento informale della cultura imprenditoriale e per lo stimolo delle idee innovative dei ragazzi delle scuole superiori, ha ottenuto in quell’occasione un finanziamento di 8 mila euro, oltre a servizi di training (tra i docenti: Luca De Biase, Riccardo Donadon e Dario Di Vico), tutorship, utilizzo degli spazi e delle tecnologie negli acceleratori della Fondazione.

Per l'Emilia-Romagna in gara ci saranno By-Ento (utilizzo di materiali organici di scarto per l’allevamento di insetti da destinare all’alimentazione animale), ART (dispositivi impiantabili per la rigenerazione tissutale) e Bioridis (strumentazioni innovative per studio e diagnosi nella ricerca biomedica)

Il progetto MOMmut

MOMmut consiste in una culla intelligente in grado di misurare (in modo non invasivo) i parametri vitali del bambino quando riposa. L'idea del team trae spunto dalle numerose ricerche cliniche ed universitarie sulla qualità e sui problemi legati al sonno, con particolare riferimento ai risultati del team del dott.Oliviero Bruni , docente di Neuropsichiatria Infantile presso La Sapienza e Presidente della International Pediatric Sleep Association.

Grazie all'elaborazione dei dati raccolti, la culla è in grado di capire se il bambino sta per svegliarsi, e può agire in due modi: se rivela una necessità del neonato (come fame o sete) avverte i genitori tramite la sua app; altrimenti, se il dispositivo non rileva particolari criticità, si attiva per cercare di riaddormentare il bambino. I risultati ottenuti fino ad oggi con il prototipo consentono di monitorare costantemente i parametri vitali dei bambini, che permettono allo strumento di “calibrarsi” ed auto-apprendere le esigenze del neonato.

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