Startup in the Net 2019 - Intervista ad A.G.M.A.

AGMA

La rubrica Startup in the Net raccoglie una serie di interviste realizzate a startup innovative iscritte a EmiliaRomagnaStartUp e che ART-ER segue nel loro percorso di sviluppo e crescita.


Fino a poco più di un anno fa A.G.MA. Geopolimeri era solo una scommessa.

Un duro lavoro su un progetto promettente e un pitch convincente hanno dato la spinta giusta alla startup che ha conquistato il podio dell’edizione 2018 della Start Cup classificandosi al terzo posto. Posizione che, tra l’altro, ha permesso alla stessa di accedere al PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione a dicembre dello scorso anno.

A.G.MA. sta per Advanced Geopolimeric Materials: l’impresa sviluppa materiali innovativi per l'edilizia sulla base di scarti industriali provenienti dall’industria termoelettrica. Il filone è quello della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare e la “ricetta” sviluppata dal team con base a Parma composto da Alfredo Notarmaso, Lorenzo Sambo e Luca Barckhausen viene impiegata nel campo dell’isolamento, della costruzione e del design.

Sono successe tantissime cose in quest’anno” racconta Alfredo Notarmaso “Abbiamo continuato a lavorare sulla ricerca e sviluppo del materiale, esplorando anche nuove applicazioni”. “Non solo la “ricetta” è migliorata molto dal punto di vista tecnologico e scientifico ma noi come team abbiamo avuto modo di ampliare le nostre vedute prendendo anche consapevolezza del nostro ruolo di imprenditori continua il co-founder di A.G.MA.

Da quando hanno vinto la business plan competition ad oggi i tre startupper sono entrati in un frullatore. Un mese dopo la Start Cup sono volati a Edimburgo per partecipare al Climate Launchpad, la più grande competizione del mondo per progetti green.

Siamo stati una delle dieci idee selezionate per l’Italia tra le 150 provenienti dal resto del pianeta” ricorda Notarmaso “abbiamo avuto modo di confrontarci con tante altre realtà simili alla nostra anche se molto distanti a livello geografico. Per noi è stata un'esperienza impareggiabile.

Lo scenario internazionale in cui A.G.MA. si è trovata proiettata ha fatto registrare nuovi contatti alla rubrica dei tre neoimprenditori già piena di relazioni a seguito della Start Cup.

Abbiamo sfruttato tutte le consulenze e tutti gli strumenti messi a nostra disposizione” spiega Notarmaso “Dopo essere stati selezionati per la Fase 1, ora siamo passati alla Fase 2 del Climate-KIC Startup Accelerator: abbiamo un coach che ci segue e ogni dieci giorni facciamo 4/5 ore di lezione con lui. Inoltre, partecipando a queste iniziative, abbiamo avuto accesso anche a fondi che ci hanno permesso, ad esempio, di aprire un laboratorio tutto nostro dove fare ricerca e sviluppo.

Per quanto riguarda il team, la compagine iniziale è rimasta invariata. A seconda delle esigenze che si manifestano lungo la strada, A.G.MA. attiva delle consulenze esterne là dove i co-founder non possiedono le competenze necessarie.

Siamo molto concentrati sulla vendita del nostro prodotto e sulla ricerca di partner industriali, di fornitori e di eventuali collaborazioni” specifica il neoimprenditore “Ci rendiamo conto che possiamo occupare di tutto e su alcuni aspetti come la comunicazione - che ci siamo resi conto essere importantissima – deleghiamo a esterni.

Il percorso della Start Cup ha di sicuro contribuito a far comprendere al team proveniente dal mondo della ricerca quanto fosse importante presentare al meglio l’idea ma non solo questo.

La nostra vita è cambiata radicalmente nel giro di un anno, è stato un continuo crescere” svela Notarmaso “La competizione ci ha aperto molte porte come, ad esempio, il contatto con il centro di ricerca e sviluppo di IREN. Con loro abbiamo attivato una collaborazione per usare un loro materiale di scarto da termovalorizzatori e questo ci ha portato a iniziare una ricerca preliminare con l'università di Torino per lo sviluppo di un nuovo materiale.

Certo è che il passaggio dal laboratorio al mercato è un bel salto, una realtà a volte inimmaginabile per chi fa solo ricerca.

Lavorando alla nostra startup abbiamo potuto capire le caratteristiche di un mercato come quello dell’edilizia” argomenta Notarmaso “è sì molto vasto ma è anche molto tradizionalista: è tutt’altro che semplice convincere qualcuno a usare il geopolimero al posto del cemento per costruire la propria casa. Al contempo però le potenzialità sono tantissime visto che il discorso dell’impatto ambientale sta prendendo piede anche nel settore delle costruzioni.

Due anni fa non avrei scommesso un centesimo su di me in veste di imprenditore, ma ammetto che questo mestiere mi piace molto” confessa lo startupper “ho lasciato il mio precedente lavoro per scommettere tutto su questa avventura: per me si tratta di un investimento su tutti i fronti, non solo economico ma anche personale. So che siamo ancora all’inizio e che la strada è in salita ma siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo ottenuto finora.

La voce del co-founder di A.G.MA. rivela un misto di emozione ed entusiasmo mentre compie il bilancio a un anno dalla Start Cup, soprattutto quando intende rivolgersi a chi si trova ora nella stessa sua situazione.

Mi permetto di dare un consiglio a tutti quelli che magari sono bloccati dalla paura: non lasciatevi intimorire da qualcosa che non conoscete” dice invitando altri ricercatori a prendere in considerazione la stessa avventura “se avete un’idea, buttatevi. Noi l’abbiamo fatto e non potremmo esserne più contenti.

Scopri di più su A.G.M.A. ed entra in contatto visitando la loro scheda dedicata nella nostra sezione Startup Associate cliccando sul banner qui sotto.

Se vuoi conoscere le  altre startup intervistate per la rubrica Startup in The Net, dai uno sguardo alla galleria 2019.

 

 

Autore: Giorgia Olivieri, giornalista freelance. Si occupa di creazione di impresa dal 2003 avendo curato progetti di comunicazione per Progetti d'impresa, per BAN Bologna, per la Città Metropolitana di Bologna, per Incredibol e per Almacube. Collabora con Art-ER dal 2017 su vari progetti tra cui StartCup Emilia-Romagna

 

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