Lavoro, Ibm e sorelle investono 43 milioni di euro in Emilia-Romagna

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Big data, realtà virtuale e realtà aumentata. È una specie di viaggio nel futuro l’ambito dei progetti presentati da sei imprese per partecipare al bando per l’attrazione degli investimenti della Regione Emilia-Romagna. Ibm, Eon Reality, Sacmi, Aetna Group, Bucci Automations ed Energy Way hanno presentato investimenti per oltre 42 milioni di euro in tre anni, capaci di far nascere quasi 300 posti di lavoro.

IL BANDO
Tra questi il progetto più importante è quello della californiana Eon, che a Bologna prevede di realizzare alle Roveri un Centro digitale interattivo sulla realtà aumentata che verrà inaugurato a primavera 2018, con 160 nuove assunzioni.

"Una conferma importante dell’attrattività dei nostri territori", esulta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. La californiana Eon Reality, attiva nello sviluppo di sistemi software per realtà aumentata e virtuale con 300 dipendenti nel mondo che crescono rapidamente, punta 24 milioni di euro fino al 2020 per convertire una sede alle Roveri (ci sono diverse soluzioni al vaglio) in uno dei suoi “Interactive digital centre”, che farà da hub per tutto il territorio nazionale. "Creeremo 160 nuovi posti di lavoro, soprattutto nello sviluppo di software".

Il centro di Eon è anche una specie di accademia, dunque, che coinvolgerà l’Università di Bologna.

IBM E LE ALTRE
Guardano a Bologna anche Ibm, che investirà 5 milioni di euro per creare un centro di ricerca sull’active intelligence e la realizzazione di tre progetti sull’intelligenza artificiale, e Sacmi di Imola, che investirà 3,5 milioni di euro per realizzare un centro ricerche sull’applicazione dell’Internet delle  cose al settore delle piastrelle e delle ceramiche.

Ma anche la riminese Aetna Group, che produce macchine automatiche, che investirà 3,5 milioni tra Castel San Pietro e Verucchio per realizzare un centro sulle attività 4.0 nel campo del packaging.

Si aggiungono poi la faentina Bucci Automations con 3,6 milioni che lavorerà su automazione industriale e Internet delle cose e la start up modenese Energy Way, che con 2,8 milioni di euro si occuperà invece di big data.

News tratta da Repubblica.it

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