Shape Me e NextIs4Us a FARETE

Ne parlano il Resto del Carlino e il Corriere di Bologna

Shape Me e NextIs4Us, startup incubate alle Serre di ASTER ai Giardini Margherita, hanno partecipato alla quinta edizione di FARETE, la fiera di Unindustria (Bologna, 6-7 settembre).

Ecco come ce ne parla Il Resto del Carlino di mercoledì 7 settembre:

SHAPE ME

Ora il massaggio ti raggiunge ovunque ti trovi

Quando ci vorrebbe un massaggio e non sai che fare, niente paura: c'è Shape Me. Una piattaforma online e su cellulare in grado di mandarti, ovunque tu sia, un massaggiatore professionale a domicilio. Oppure in ufficio, o in azienda, se il datore di lavoro è d'accordo. Shape Me ha pochi mesi di vita, ma sa già il fatto suo. È bolognese e ha la sede legale alle Serre dei Giardini Margherita. La società, una srl, è nata dall'idea di Valeria Re, responsabile marketing, e Matteo Bonicelli, AD, ed è già attiva in 4 città: Bologna, Torino, Milano e Roma, ma conta di ampliarsi. La sua rete è composta da decine di massaggiatori professionali, indipendenti, che la società seleziona e di cui prende online le prenotazioni. Servizio gratuito per i clienti e per i professionisti: come tutti gli intermediari, alla nuova azienda bolognese va una percentuale del prezzo del servizio sul modello PizzaBo o Just Eat. A Farete hanno scelto di promuoversi... facendo massaggi. C'era la fila.

NextIs4Us

Il barman a forma di robot sforna ogni tipo di cocktail

Hai un bar ma ti manca un barman, oppure sei un privato, ma sogni di invitare gli amici a casa e, per aperitivo, non fermarti alle bollicine. In entrambi i casi il rischio è alto, perchè se sbagli anche di poco le dosi degli ingredienti il risultato è da buttare. Ci vorrebbe Cheers Mat: il brevetto di due giovanissimi iscritti all'Alma Mater: Leonardo Stamati, 23 anni, ingegnere meccanico specializzando in robotica, e Dante Cruz Velasquez, ingegnere industriale, boliviano d'origine, a Bologna per una seconda laurea. Insieme hanno fondato la NextIs4Us. L'idea è una "macchina barman", in grado di dosare alla perfezione gli ingredienti per ognuno del centinaio di coktail che ha in memoria. Il prototipo, i due se lo sono fatto da soli, con le loro stampanti 3D. Ora Aster li sta incubando. la vendita? "Speriamo in un anno".

Ed ecco anche l'articolo del Corriere di Bologna di martedì 6 settembre 2016.

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