Agromet, la startup che calcola la maturazione dell’uva con algoritmo

Il servizio permette ai viticoltori di pianificare il lavoro riducendo gli sprechi e i costi di monitoraggio

Poter prevedere la data di maturazione del grappolo e il massimo grado zuccherino dell’uva ora è possibile, grazie a un algoritmo. L’innovazione è il risultato del lavoro della Agromet, startup emiliano-romagnola nata nel 2012, che partecipa al programma di accelerazione d’impresa di Aster e ha ideato un servizio rivoluzionario per l’attività dei viticoltori.

Dati meteorologici e algoritmo: come funziona

Prima di tutto il team di Agromet studia le zone indicate dal cliente per capire i microclimi su cui andrà a lavorare. Sulla base dei dati meteorologici rilevati, tramite l’algoritmo si può fare una stima del massimo grado zuccherino raggiungibile dal vitigno sin dal momento dell’invaiatura, ovvero l’inizio della maturazione quando gli acini iniziano a cambiare colore. La fase successiva è il monitoraggio e la previsione del trend di stagionatura giornaliera, ottenuta alimentando l’algoritmo con le informazioni meteo. L’informazione relativa al grado massimo zuccherino è diffusa in un report unico nel periodo dell’invaiatura, le previsioni sull’andamento di maturazione sono trasmesse con due bollettini a settimana per un periodo che va dai due ai tre mesi.

I vantaggi per i viticoltori

Le informazioni ricavate dal servizio della Agromet aiutano il viticoltore a ottenere prodotti migliori e a spendere meno. Ad esempio, sapere la data esatta in cui il grappolo raggiunge la maturazione voluta dà la possibilità di pianificare meglio le operazioni di vendemmia, evitando di lasciare inutilmente esposte le bacche alle intemperie, e conoscere il grado zuccherino vuol dire prevedere uno degli aspetti qualitativi fondamentali per la vinificazione. Anche l’aspetto organizzativo del lavoro può trarne dei benefici, a partire dall’organizzazione del lavoro in cantina che può essere fatta con giorni di anticipo, riducendo al minimo gli imprevisti. Diminuiscono inoltre i costi di gestione con l’abbattimento delle spese legate al monitoraggio: la situazione sarà presentata al viticoltore in un unico bollettino.
I test sui colli bolognesi: dal Sauvignon al Chardonnay
L’algoritmo di Agromet è già stato testato su diverse varietà di uva: Sangiovese, Pignoletto (Grechetto gentile), Cabernet Sauvignon, Sauvignon, Chardonnay e Merlot. I test sono stati svolti grazie alla collaborazione dell’ateneo di Bologna e dell’università della Borgogna, che hanno fornito dati pregressi, e di due aziende vitivinicole, Lodi-Corazza nella stagione 2015 e La Casina nel 2016, entrambe del distretto collinare bolognese di Zola Predosa. Soddisfatto Raimondo Alberto Bernabeo, titolare de La Casina: «Il servizio è stato sempre di ottima qualità, puntuale e con riscontro diretto delle previsioni sul campo».Il servizio permette ai viticoltori di pianificare il lavoro riducendo gli sprechi e i costi di monitoraggio

Poter prevedere la data di maturazione del grappolo e il massimo grado zuccherino dell’uva ora è possibile, grazie a un algoritmo. L’innovazione è il risultato del lavoro della Agromet, startup emiliano-romagnola nata nel 2012, che partecipa al programma di accelerazione d’impresa di Aster e ha ideato un servizio rivoluzionario per l’attività dei viticoltori.

Dati meteorologici e algoritmo: come funziona

Prima di tutto il team di Agromet studia le zone indicate dal cliente per capire i microclimi su cui andrà a lavorare. Sulla base dei dati meteorologici rilevati, tramite l’algoritmo si può fare una stima del massimo grado zuccherino raggiungibile dal vitigno sin dal momento dell’invaiatura, ovvero l’inizio della maturazione quando gli acini iniziano a cambiare colore. La fase successiva è il monitoraggio e la previsione del trend di stagionatura giornaliera, ottenuta alimentando l’algoritmo con le informazioni meteo. L’informazione relativa al grado massimo zuccherino è diffusa in un report unico nel periodo dell’invaiatura, le previsioni sull’andamento di maturazione sono trasmesse con due bollettini a settimana per un periodo che va dai due ai tre mesi.


I vantaggi per i viticoltori
Le informazioni ricavate dal servizio della Agromet aiutano il viticoltore a ottenere prodotti migliori e a spendere meno. Ad esempio, sapere la data esatta in cui il grappolo raggiunge la maturazione voluta dà la possibilità di pianificare meglio le operazioni di vendemmia, evitando di lasciare inutilmente esposte le bacche alle intemperie, e conoscere il grado zuccherino vuol dire prevedere uno degli aspetti qualitativi fondamentali per la vinificazione. Anche l’aspetto organizzativo del lavoro può trarne dei benefici, a partire dall’organizzazione del lavoro in cantina che può essere fatta con giorni di anticipo, riducendo al minimo gli imprevisti. Diminuiscono inoltre i costi di gestione con l’abbattimento delle spese legate al monitoraggio: la situazione sarà presentata al viticoltore in un unico bollettino.

I test sui colli bolognesi: dal Sauvignon al Chardonnay

L’algoritmo di Agromet è già stato testato su diverse varietà di uva: Sangiovese, Pignoletto (Grechetto gentile), Cabernet Sauvignon, Sauvignon, Chardonnay e Merlot. I test sono stati svolti grazie alla collaborazione dell’ateneo di Bologna e dell’università della Borgogna, che hanno fornito dati pregressi, e di due aziende vitivinicole, Lodi-Corazza nella stagione 2015 e La Casina nel 2016, entrambe del distretto collinare bolognese di Zola Predosa. Soddisfatto Raimondo Alberto Bernabeo, titolare de La Casina: «Il servizio è stato sempre di ottima qualità, puntuale e con riscontro diretto delle previsioni sul campo».

News tratta da Il corriere.it

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