IKEA Bootcamp

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Scadenza domande: 6 agosto

Ikea sta ruotando moltissimo intorno al cibo. Dopo il rilancio dei suoi ristoranti e l’idea, da poco confermata, di aprirne anche di autonomi al centro delle città per invadere le metropoli internazionali con le famose polpettine, il colosso svedese si lancia in una nuova impresa gastronomica. Anzi, tecnogastronomica. Con un programma per startup che si muovono nell’innovazione del cibo. QUI per applicare.

Il programma

Il colosso dei mobili svedese ha infatti annunciato di aver lanciato un percorso nel quale invita le startup a candidarsi per trascorrere un periodo di tre mesi in uno dei laboratori della società. Ovviamente in Svezia. Fra i benefit previsti, i magazzini blu e gialli mettono sul piatto 20mila euro per ciascuna giovane compagnia selezionata, tre mesi di ospitalità gratuita, l’accesso ai laboratori (compresi quelli di prototipazione) e al confronto con gli esperti del gruppo che in realtà ha sede legale nei Paesi Bassi.

Gli obiettivi

Le aree sotto indagine saranno otto. Fra queste c’è anche la food innovation, che appunto ha guadagnato enorme centralità nelle strategie recenti. Gli incassi raccolti dai ristoranti degli oltre 300 magazzini sparsi in 42 Paesi hanno infatti dimostrato che la divisione food del colosso svedese (che include anche le botteghe collocate subito dopo le casse dove acquistare prodotti made in Sweden e replicare le polpettine a casa) è qualcosa di molto diverso da una voce parallela del bilancio. Per quanto piccola rispetto ai mobili e agli accessori ha enormi potenzialità.

Gli altri ambiti sono quelli delle tecnologie rivoluzionarie, l’esperienza dei clienti, il design, la sostenibilità, la manifattura, la catena logistica e di analisi. D’altronde non è il primo caso di un colosso che cerca di coltivare in casa le startup del futuro alimentare: fra le ultime arrivate il brand dello yogurt statunitense Chobani e Pepsi. Mesi fa si ricordano gli investimenti di Kellogg’s.

Tornando a Ikea, la società terrà un occhio in particolare – per quel che riguarda il cibo – nel mondo degli orti urbani, realtà virtuale, nuovi ingredienti, forniture sostenibili, tecnologie di conservazione e soluzioni dedicate alla salute. “Non parteciperemo al capitale delle startup – si legge sul sito – vogliamo collaborare e creare insieme a te. Potremmo diventare un tuo cliente”.

Notizia tratta da StartupItalia!

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