Stress test e prima prova pubblica dei pitch: si è chiusa la Techweek

La Tech Week: la settimana di formazione rivolta ai venti startupper selezionati per la seconda fase della Start Cup è stata archiviata alla Scuderia Future Food Urban Coolab di Bologna . Cinque minuti tassativi per spiegare il progetto con un pitch di fronte al Mentor Board di ASTER una platea di investitori e stakeholder chiamati per offrire spunti e suggerimenti agli aspiranti imprenditori nel contesto informale di un aperitivo di networking.

Un metodo mutuato dalla Silicon Valley, dove solitamente le startup vengono affiancate da mentor esperti che condividono la loro esperienza e contatti fin dall’inizio del percorso dei futuri imprenditori.

La Tech Week, come fa notare Antonello Bartiromo di dpixel, “è una sorta di stress test a cui gli startupper sono sottoposti, che inizia con i maltrattamenti di Gianluca Dettori dove, come a Sanremo, non è detto che anche chi arriva ultimo non abbia un futuro in questo campo. Dipende molto dal grado di maturità di ciascun progetto. L’importante è capire che grazie a questa competizione si entra in un ecosistema a cui rimanere agganciati, non bisogna scoraggiarsi né farsi prendere dall’ansia.” aggiunge il coach. 

Parole recepite alla lettera dai gruppi che si sono succeduti nei pitch e che, biglietto da visita alla mano, hanno approfittato del momento dell’aperitivo per chiedere feedback ai coach, ai mentor e ai responsabili di Aster e per portare a casa gli ultimi e preziosi consigli prima di inviare il pitch definitivo, che sarà valutato in vista del Tech Garage, la finale della Start Cup il 9 ottobre prossimo.

Ti potrebbe interessare anche:

Ti potrebbe interessare anche: