In generale le invenzioni dei dipendenti sono regolate dal Codice della Proprietà industriale all'art. 64. Si distingue tra “invenzione di servizio” che si verifica quando l’invenzione è creata dal dipendente nell’esecuzione di un rapporto di lavoro in cui l’attività inventiva sia prevista come oggetto del rapporto e sia inoltre oggetto di una retribuzione. In questo caso, i diritti economici derivanti dall’invenzione appartengono al datore di lavoro e non è previsto che al lavoratore venga conferito alcun compenso ulteriore rispetto alla retribuzione già prevista. Una diversa ipotesi è quella della cosiddetta “invenzione di azienda”, che è quella in cui l’invenzione viene realizzata nell'esecuzione di un rapporto di lavoro, per la quale non è stata prevista una retribuzione come compenso dell’attività inventiva. Anche in questo caso i diritti economici derivanti dall’invenzione appartengono al datore di lavoro, ma all’inventore spetta un equo premio. La c.d. “invenzione occasionale”, infine, si realizza qualora l'invenzione non abbia nulla a che fare con le mansioni svolte dal lavoratore, ma rientri nel campo di attività dell’impresa. In questo caso, al prestatore di lavoro spetteranno tutti i diritti, morali e patrimoniali, derivanti dalla scoperta, residuando in capo al datore di lavoro un diritto di opzione per lo sfruttamento industriale della stessa. Io controllerei anche il regolamento del programma per capire se ci sono regole specifiche sulla titolarità dei diritti. Per ulteriori informazioni è possibile prendere un appuntamento con l'Heldpesk Proprietà Intellettuale al seguente link http://www.emiliaromagnastartup.it/it/pagine/helpdesk-propriet-intellettuale
Salve, la mia azienda ha lanciato un programma di corporate entrepreneurship per incentivare la creazione e sviluppo di idee di noi dipendenti. Se partecipo la mia idea diventa di proprietà dell'azienda? come viene tutelata la proprietà intellettuale?
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- Buongiorno, vorrei sapere dove poter brevettare un'invenzione in emilia romagna e se devo avere un prototipo funzionante o basta un progettoRisposta
Il prototipo è senza dubbio molto utile in fase di sperimentazione di un’invenzione, ma non è necessario per depositare una domanda di brevetto. La domanda infatti deve contenere una descrizione dell’oggetto, delle sue funzionalità e di come viene realizzato, accompagnata da disegni illustrativi. Il brevetto si ottiene su quello che viene scritto e rivendicato in questa documentazione che costituisce l’unico metro di giudizio da parte dell’esaminatore.
- Salve, ho depositato una domanda di brevetto che ricade nel art. 64.3 (CPI), ho il dovere di avvisare il datore di lavoro in forma scritta solo dell'avvenuto deposito, o anche dei suoi diritti? es. (diritto di opzione entro i tre mesi). Grazie.Risposta
Il Codice della proprietà industriale stabilisce che il datore di lavoro “ha il diritto di opzione per l’uso, esclusivo o non esclusivo dell’invenzione o per l’acquisto del brevetto, nonché per la facoltà di chiedere od acquisire, per la medesima invenzione, brevetti all’estero verso corresponsione del canone o del prezzo, da fissarsi con deduzione di una somma corrispondente agli aiuti che l’inventore abbia comunque ricevuti dal datore di lavoro per pervenire all’invenzione”.
- Buongiorno, vorrei capire meglio se possibile sfruttare il requisito del brevetto anche se si è in attesa di accettazione. Cosa succederebbe se non andasse a buon fine l'accettazione? Rimarremmo comunque coperti per questi primi anni?Risposta
La domanda può non essere accolta per questioni formali o riguardanti la descrizione. Il richiedente può integrare o modificare la documentazione, entro un termine prestabilito. Se le integrazioni non sono ritenute sufficienti, l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi comunica il rigetto della domanda all'interessato, il quale ha 30 giorni di tempo dalla data della comunicazione per fare ricorso alla Commissione Ricorsi, formulando per iscritto le proprie osservazioni. L'efficacia di un brevetto (solo nel caso sia stato concesso) decorre dalla data del primo deposito.
- Ho timore mi possa venir "rubata" l'idea, prima che si concluda l'atto ufficiale di deposito. Prima di rivolgermi ad un impiegato dell'UIBM o a un Consulente brevettuale a me sconosciuti, ci sono modi preventivi per tutelarmi?Risposta
In questi casi non dovrebbero sorgere preoccupazioni in merito alla riservatezza, anche ne caso del Consulente brevettuale iscritto al relativo Ordine, il quale p tenuto a osservare comportamenti eticamente corretti nei confronti dei clienti, in primis a conservare la confidenzialità delle informazioni che riceve. In tutti gli altri casi si consiglia di redigere e fare firmare ai terzi un Accordo di riservatezza.