Risposte Helpdesk Proprietà Intellettuale

Il caso è normato dall'articolo 48 del CPI (http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm). In sostanza, il tutto deve tenere conto anche del territorio in cui l'anticipazione data dalla domanda di A. E anche da dove B deciderà di estendere il suo. Ma conviene studiare il caso nel proprio dettaglio.

per rispondere occorrerebbe capire se ci si riferisce al dispositivo o al processo che il dispositivo attua per l'esame diagnostico. Generalmente si opta per un brevetto di "prodotto e procedimento", ma se solo il prodotto è stato coperto da brevetto, allora è anche possibile che il sistema diagnostico che costituisce un miglioramento ma presenta un minor costo sia brevettabile a propria volta. non lo sarà se la struttura del prodotto è sostanzialmente identica.

se il prodotto acquistato è stato prodotto senza licenza su uno dei territori in cui il brevetto è in forze e la mia produzione basata sull'impiego di tale prodotto è su uno dei territori in cui il brevetto è in forze allora ci sono dei problemi di sovrapposizione di diritti. A meno che chi produce ciò di cui ho bisogno non paghi delle royalties per esaurire i diritti del "altro produttore che l'ha brevettato". 

se A è una materia brevettata indisponibile in natura ed ottenuta attraverso un procedimento produttivo, se tale prodotto A è necessario per la buona riuscita del risultato finale che si può ottenere solo attraverso A allora l'uso di A è riservato a meno che ulteriori informazioni possano far propendere per altra soluzione.Dove non c'è il brevetto non ci sono vincoli produttivi/commerciali/sfruttamento.

Il codice della proprietà industriale nega la brevettabilità del software (http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm, art. 45). D'altra parte occorre verificare il caso nel suo dettaglio. In generale, se il software prevede l'esecuzione di una procedura accompagnata da un effetto tecnico, che sia nuova e provvista di altezza inventiva sufficiente allora si può valutare. Attenzione però alla sussistenza del requisito della novità, considerando che il tutto sembra essere già reso disponibile agli utenti.

secondo il codice della prorietà industriale (http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm) ed in particolare l'art. 45 cpmma 2 lettera b) la formazione non sarebbe tutelabile con lo strumento brevettuale. Ma restano le tutela del diritto d'autore e l'eventuale tutela di una denominazione o un logo che si può impiegare per contraddistinguere un metodo didattico o altro. la scelta delle categorie consente di registrare il marchio anche per la categoria del franchising.

in linea di principio si riesce a bypassare la riserva della tutelabilità del software interpretandolo come un procedimento che permette di ottenere un effetto tecnico. Ma occorre verificare se questo sia possibile e se il tutto sia effettivamente nuovo e provvisto di altezza inventiva sufficiente rispetto all'arte nota (artt. 46 e 48 del CPI)

Se la cosa è possibile solo a seguito del superamento di un problema tecnico nuovo allora si può valutare come e se ci sia spazio per la brevettazione. Diversamente, conviene creare degli strumenti di comunicazione adeguati appoggiandosi su dei segni distintivi/marchi da creare appositamente, secondo il principio di novità e capacità distintiva. In ogni caso si suggerisce di fare riferimento al Codice delle Proprietà Industriale (http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm), sezione brevetti e sezione marchi.

La materia della brevettazione del software è particolarmente delicata e va trattata caso per caso, tenendo conto che la legislazione relativa ai brevetti ne vieta la brevettazione in quanto tale. Normalmente ci si orienta a interpretare il software come una procedura che permette di automatizzare un'attività.

In ogni caso, il copyright è certamente la forma di tutela principe per il software, che vale anche quando la brevettazione dello stesso è esclusa o non si ritiene di fare ricorso alla stessa.

La materia della brevettazione del software è particolarmente delicata e va trattata caso per caso, tenendo conto che la legislazione relativa ai brevetti ne vieta la brevettazione in quanto tale. Normalmente ci si orienta a interpretare il software come una procedura che permette di automatizzare un'attività.