StartUp in the Net: Axyon.AI

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Quel nome che evoca scenari futuri prende le mosse da una delle componenti del cervello umano, gli assoni. L’intelligenza artificiale da diverso tempo non è più materia per film di fantascienza ma è il pane quotidiano di una startup come Axyon che sfrutta questa tecnologia per creare modelli predittivi applicati al mondo della finanza.

Base a Modena ma con propaggini anche ad Amsterdam e Londra, Axyon oggi vanta un team internazionale di 13 persone impegnato a sviluppare due prodotti fortemente innovativi - SynFinance e Iris – per sviluppare ulteriormente i quali la startup ha chiuso proprio di recente un round di finanziamento da 1,3 milioni di euro.

“Siamo stati tra i primi a sperimentare l'utilizzo di intelligenza artificiale applicata a casi reali di business già nell’azienda dove lavoravamo prima, la DM Digital, di cui siamo un spin off” racconta Giacomo Barigazzi, uno dei founder della startup insieme a Daniele Grassi “combinando le nostre competenze in ambito informatico a quelle nel settore finanziario è scattata la scintilla che ha portato alla nascita di Axyon alla fine del 2016”.

“In particolare analizziamo grandi quantità di numeri per individuare delle correlazioni tra i dati che possano supportare la previsione di quello che succederà nel futuro nel settore finanziario” continua Giacomo.

Il fiore all’occhiello di Axyon è, appunto SynFinance, un prodotto studiato per il settore dei prestiti sindacati che mira a mandare in pensione i vecchi modelli impiegati finora.

“In media in Europa questi tipi di operazioni hanno un valore di circa 200milioni di euro in termini di capitale prestato” spiega l’esperto “si tratta di quei grandi prestiti necessari, per esempio, alle grandi aziende per acquisirne delle altre o ai governi per gli investimenti strategici: la caratteristica dei prestiti sindacati è quella che non c’è un unico istituto finanziario coinvolto ma un gruppo di banche che collaborano tra di loro per suddividere il rischio associato all’operazione”.

I clienti di Axyon sono le banche che con il software made in Modena possono individuare, date le caratteristiche delle aziende, quali sono le opportunità per loro e per gli altri istituti stimati più adatti a partecipare all’operazione per condividere da un lato il rischio ma dall’altro anche il ritorno economico.

“Il nostro obiettivo è che il nostro prodotto diventi lo standard sul mercato per quanto riguarda il settore” svela Giacomo “tutte le banche con cui abbiamo parlato fino ad ora ci hanno confermato che non esiste concorrenza in questa tipologia di prodotto che fa revisione di partecipazione a un prestito sindacato”.

Iris invece è pensato per la gestione del risparmio conto terzi.

“Anche in questo caso costruiamo modelli predittivi basati sull’intelligenza artificiale a supporto dei dipartimenti di asset management degli istituti finanziari o delle società che si occupano di questo” dice l’imprenditore “è già sviluppato e, come per SynFinance, abbiamo già un cliente in produzione”.

Nel complesso, il team di Axyon non può che essere soddisfatto della propria attività, riconosciuta anche dagli ottimi risultati ottenuti nelle competizioni alle quali partecipano.

“Devo riconoscere che non è per niente facile per una startup come eravamo noi, con poca storia alle spalle, bussare alle porte di una banca e farsele aprire” confessa Giacomo “è stato un ostacolo non facile da superare”.

Se la startup non ha mai perso la determinazione per andare avanti lo si deve anche all’opportunità avuta grazie al programma di internazionalizzazione promosso da Aster e dalla Regione Emilia-Romagna grazie al quale è volato in Silicon Valley.

“All'epoca eravamo agli albori della nostra società: quell’occasione ci ha dato la consapevolezza di aver creato qualcosa che effettivamente poteva avere un valore” sottolinea il giovane “la Silicon Valley ci ha dato capacità di capire che per fare una startup di successo bisogna avere una visione internazionale e puntare in alto, anche a costo di fallire”.

Un insegnamento che ogni giorno nutre l’ambizione di Axyon.

“Vogliamo diventare leader nel mercato per l’utilizzo di modelli predittivi basati sull’intelligenza artificiale partendo ovviamente dai nostri prodotti fino a espanderci su scala mondiale” rivela Giacomo sorridendo “se dobbiamo puntare in grande, lo facciamo per bene”.

Intervista a cura di Giorgia Olivieri.

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