Emilia 4.0: innovazione per l’industria manifatturiera dell’Emilia-Romagna

Emilia 4.0
Sono 23 le startup che l’ 8 e 9 marzo hanno presentato i loro progetti alle aziende associate di Confindustria Emilia durante “Emilia 4.0 1st Wave Tour”.

Agritech, automazione e robotica, elettromedicale, IoT e sensoristica, sono questi i settori in cui operano le startup che hanno presentato i loro progetti durante l’ultima fase di “Emilia 4.0 1st Wave Tour”.

Un progetto di open innovation di Confindustria Emilia Area Centro, sviluppato in collaborazione con dpixel, che vuole contaminare l’eccellenza dell’industria manifatturiera con l’innovazione tecnologica.

La prima giornata è stata aperta da Tiziana Ferrari, Direttore Generale di Confindustria Emilia Area Centro e Claudia Gottero, Presidente Esecutivo di dpixel con la partecipazione di Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati.

Tra le startup segnaliamo in particolare:

  • DIFLY ha sviluppato ELYSIA, un drone convertiplano dall’autonomia di volo di 9 ore per il monitoraggio ambientale. Oggi monitorare accuratamente le pipelines è impossibile, quindi si vengono a creare guasti e perdite non rilevate responsabili di inquinamento e disastri ambientali. Con ELYSIA è possibile rilevare rapidamente ed economicamente rotture e perdite grazie a sensori custom e performances garantite da tecnologie brevettate come aerodinamica e tecniche costruttive innovative e pannelli fotovoltaici.
     
  • Mach3D sta sviluppando un sistema di caratterizzazione meccanica dei materiali rivolto alle aziende che trasformano materia prima dallo stato grezzo ad un prodotto finito e che devono verificare e qualificare quotidianamente i materiali risultanti dai propri processi di produzione.
     
  • GlassUp produce occhiali a realtà aumentata certificati ad uso industriale per aiutare i lavoratori nella manutenzione, training sul lavoro, individuazione di allarmi, controllo qualità e logistica tutto con assistenza in tempo reale.
     
  • Prometheus ha sviluppato GOLD, una bio-membrana in grado di trattare ferite cutanee di difficile rimarginazione rivolta inizialmente ai veterinari per curare piccoli e grandi animali con l’obiettivo futuro di portare il prodotto in umana e quindi aiutare tutti quei pazienti con ulcere/piaghe da decubito/ferite di seconda intenzione che difficilmente riescono a guarire.
     
  • VIBRE è un dispositivo che riabilita pazienti con deficit neuromotori agli arti superiori, causati da patologie neurologiche, sfruttando Realtà Virtuale ed Intelligenza Artificiale e riducendo del 30% i tempi di recupero.
     

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