Startup Innovativa

Il 19 dicembre 2012 è entrata in vigore la legge n. 221/2012 di conversione del Dl 179/2012, chiamato anche Decreto Legge Crescita 2.0, la Sezione IX è dedicata ad una nuova tipologia di imprese: la startup innovativa.
In favore della startup innovativa sono previste una serie di esenzioni ai fini della costituzione ed iscrizione dell'impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali, nonché deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro nell'impresa. Condizione fondamentale per poter beneficiare di tali vantaggi è che le imprese vengano iscritte nell'apposita sezione speciale del Registro delle Imprese riservata alle start up innovative.
Per essere definita “startup innovativa” un'impresa deve possedere TUTTI i seguenti requisiti:

  • Al momento della costituzione e nei 24 mesi successivi, la maggioranza delle quote o azioni del capitale sociale e dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria dei soci è detenuta da persone fisiche.
  • L'impresa è costituita e svolge attività da non più di 48 mesi dalla data di presentazione della domanda.
  • Ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia.
  • A partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro.
  • Non distribuisce e non ha distribuito utili.
  • Ha quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
  • Non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.

E deve possedere ALMENO uno dei seguenti requisiti:

  • Le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 20 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa.
  • Impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che ha svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero.
  • L'impresa è titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività d'impresa.

Una startup innovativa può godere dei seguenti vantaggi:

  • Abbattimento degli oneri per l'avvio d'impresa
  • Disciplina in materia di lavoro applicabile alle start-up – la startup potrà assumere personale con contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi e massima di 36 mesi.
  • Credito d'imposta – la startup godrà di un accesso prioritario alle agevolazioni per le assunzioni di personale altamente qualificato.
  • Introduzione di incentivi fiscali.
  • Introduzione del crowdfunding
  • Accesso semplificato, gratuito e diretto per le start-up al Fondo Centrale di Garanzia, un fondo governativo che facilita l'accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari.
  • Sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione delle startup da parte dell'Agenzia ICE.

[Fonte: Legge 221/2012 e Guida di Infocamera]

Con il termine start-up si identifica l'operazione e il periodo durante il quale si avvia un'impresa. Si tratta di solito di imprese appena costituite, nelle quali vi sono ancora processi organizzativi in corso. Nella fase di start-up possono avvenire operazioni di acquisizione delle risorse tecniche correnti, di definizione delle gerarchie e dei metodi di produzione, di ricerca di personale, di attività per l’accesso al mercato.