L’intelligenza artificiale che fa bene alla salute. Si chiama eSteps ed è una startup italo-americana con base fra Boston e Bologna che si occupa di sconfiggere la progressione della disabilità motoria attraverso una soletta intelligente collegata ad un'app.
Nel 2022 eSteps ha partecipato al programma Mindset promosso in Silicon Valley da Regione Emilia-Romagna e ART-ER e, appena nata, proprio grazie a quell’esperienza, ha ricevuto i primi sostegni economici da investitori come Exor Ventures della famiglia Agnelli e il fondo 216 Capital.
«La nostra è una soluzione all'avanguardia progettata per migliorare la mobilità di diverse persone: da chi ha la sclerosi multipla, o un’altra patologia con mobilità ridotta, agli appassionati di fitness, agli atleti agonisti, agli anziani e chiunque desideri migliorare la propria salute e longevità - spiega Nidhal Louhichi, Ceo di eSteps e ingegnere biomedico di Bologna - Il nostro obiettivo è consentire a tutti di assumere il controllo del proprio benessere grazie a una tecnologia innovativa e di alta qualità».
Quasi fosse un ChatGPT della mobilità, eSteps è collegata a un’app gratuita, sia per dispositivi Android che iOS, che monitora lo stato di salute di chi indossa la soletta e allo stesso tempo incoraggia a prendersi cura di sé, con esercizi personalizzati utili a mantenere la propria mobilità. In particolare, la soletta ha il compito di decodificare l'intricato linguaggio di ogni passo compiuto da un individuo, analizzando l'accelerazione e l'orientamento della sua andatura.
Sei le funzionalità principali: un monitoraggio continuativo, attraverso l’analisi di ogni singolo passo; un Artificial Intelligence Coach, un istruttore personalizzato per migliorare le performance fisiche; il monitoraggio del proprio livello di Stress, particolarmente utile per gli anziani in quanto aiuta a prevenire infortuni e il rischio di caduta; un Artificial Intelligent Caregiver: fornisce suggerimenti sanitari e può connettersi con il proprio medico per avere un’assistenza immediata; data Sharing: consente di condividere i dati in modo sicuro e privato con caregiver e familiari e in ultimo la compatibilità dell’app con altre app wearable come Fitbit, Apple Watch e Strava, per permettere un'esperienza completa.
Inoltre, eSteps rappresenta un’eccellenza italiana: il prodotto è realizzato in Italia ed è composto, grazie a un’esperienza artigianale unica, da materiali di alta qualità. In questo modo eSteps è riuscita a coniugare le potenzialità dell’IA alla sostenibilità ambientale e all’eccellenza del made in Italy, distinguendosi rispetto ad altri competitor presenti sul mercato. Si tratta di un dispositivo che permette un monitoraggio continuo, senza interruzioni, grazie all’acquisizione di più di 100 dati al secondo - superando di gran lunga i normali
contapassi -, dati validati tecnicamente e clinicamente grazie alla collaborazione con università e centri di ricerca ospedalieri. Ha inoltre un lato green: se il modello base ha un’autonomia di 7 giorni - rispetto alla media di 3 giorni di altri dispositivi wearable -, il modello pro si autoricarica con un’ora di camminata, permettendo in questo modo un’autonomia infinita.
LA CAMPAGNA
Per sostenere l’introduzione del prodotto sul mercato, è appena stata lanciata da eSteps una campagna sulla piattaforma Indiegogo al fine di raccogliere pre-ordini e avviare una produzione su larga scala per ridurre i costi e rendere eSteps accessibile a più persone in tutto il mondo. Partecipando alla campagna di eSteps, non solo si avrà accesso a sconti speciali - la soletta è scontata del 50% -, ma si contribuirà anche a portare sul mercato una tecnologia rivoluzionaria che può migliorare la vita di molte persone. Non è necessario
acquistare, ma è possibile anche solo fare una donazione, di qualsiasi cifra, per aiutare a raggiungere l’obiettivo di 6 mila pre ordini.
«Sapevate che camminare è uno dei sei segni vitali di cui siamo padroni all'età di un anno?
Simboleggia il nostro primo passo verso l’indipendenza. Tuttavia, perdere la mobilità può
significare perdere quella libertà per la quale abbiamo lottato tanto - afferma Louhichi -. Di
recente una cara amica mi ha chiesto quale fosse la mia più grande ambizione. La mia
risposta? Fare in modo che tutti noi possiamo continuare a lottare per un mondo di
giustizia e pace, senza essere ostacolati da limitazioni fisiche. Oggi vi invito a partecipare a
questa missione: avete il potere di restituire a qualcuno un pezzo della sua indipendenza.
Partecipate alla nostra campagna e fate la differenza nella vita di qualcuno».
LE TESTIMONIANZE
«Ho 75 anni e vivo da solo. Le solette smart eSteps mi hanno dato una grande tranquillità. Grazie al monitoraggio continuo, posso essere sicuro di non cadere e i miei figli possono controllare la mia sicurezza tramite l'app. Ora mi sento più sicuro e indipendente, e i miei figli sono più tranquilli sapendo che posso contare su un supporto affidabile».
Bill K.
«La combinazione della soletta smart eSteps e dell'app mobile è stata incredibile. La funzione di
monitoraggio in tempo reale mi permette di vedere esattamente quanto mi muovo durante il
giorno. L'analisi dell'andatura ha fornito preziose informazioni sulle mie abitudini di camminata,
aiutandomi a correggere la postura ed evitare sforzi inutili».
Michael B.
«Due anni fa ho ricevuto una notizia che ha cambiato per sempre la mia vita: mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla, e da allora è stato un percorso fatto di alti e bassi. Come atleta professionista, il mio corpo era il mio strumento, il mio orgoglio. Quando ho notato per la prima volta che qualcosa non andava, mi stavo allenando per un grande evento. Le mie gambe sembravano piene di piombo. Mi sentivo perso, come se tutto quello per cui avevo lavorato stesse scivolando via. Ma ho imparato ad adattarmi, ad ascoltare il mio corpo e a combattere.
Mantenersi attivi e consapevoli dei propri movimenti è stato cruciale per gestire i miei sintomi. Le solette non forniscono solo comfort: mi danno preziose informazioni sulla mia condizione. Mi aiutano a capire quando ho bisogno di riposare e quando posso spingermi un po' oltre. A tutti gli atleti là fuori che combattono contro la sclerosi multipla, ricordate, non siete soli. È normale sentirsi spaventati e sopraffatti. Ma non lasciate che questo vi definisca. Abbracciate il vostro percorso, trovate la vostra forza interiore e non arrendetevi mai».
David L.
Fonte: Comunicato stampa