Le idee sono brevettabili quando sono la soluzione di un problema tecnico. Per poterle sfruttare in regime di esclusiva vanno brevettate, ma solo quando sono provviste dei requsiti di novità e sufficiente altezza inventiva. Il riscontro della sussistenza di tali requisiti è sempre potenzialmente contestabile dato che generalmente si sceglie di giovarsi della opzione di mantenere segrete le domande di brevetto industriale o per modello di utilità per i primi 18 mesi dalla data di deposito. In ogni caso, la ricerca di anteriorità preliminarmente al deposito della domanda di rbevetto è cosnigliabile sempre, anche per giovarsi di spunti dalla conoscenza approfondita dell'arte anteriore brevettata. L'autorità responsabile di concedere i brevetti nazionali è l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (www.uibm.gov.it/), emanazione del MISE, e la legge di riferimento è http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm. Quando si deve comunicare una propria idea per farla sviluppare occorre sempre chiarire bene le rispettive posizioni sulla titolarità dell'idea di prodotto procedimento che sarà il fruppo del confronto. E possibilmente far precedere la discussione dell'idea dalla firma di un accordo di riservatezza e non concorrenza. Attenzione a che la firma dell'altra parte sia del legale rappresentante, diversamente l'accordo non è validamente siglato.
ho un idea per una app. ma non sono uno sviluppatore.dove va registrata l'idea? per poi successivamente pagare e farla sviluppare a chi di competenza senza farsi rubare l'idea? al ministero dello sviluppo?
Ti potrebbe interessare:
- Buongiorno, vorrei sapere dove poter brevettare un'invenzione in emilia romagna e se devo avere un prototipo funzionante o basta un progettoRisposta
Il prototipo è senza dubbio molto utile in fase di sperimentazione di un’invenzione, ma non è necessario per depositare una domanda di brevetto. La domanda infatti deve contenere una descrizione dell’oggetto, delle sue funzionalità e di come viene realizzato, accompagnata da disegni illustrativi. Il brevetto si ottiene su quello che viene scritto e rivendicato in questa documentazione che costituisce l’unico metro di giudizio da parte dell’esaminatore.
- Salve, ho depositato una domanda di brevetto che ricade nel art. 64.3 (CPI), ho il dovere di avvisare il datore di lavoro in forma scritta solo dell'avvenuto deposito, o anche dei suoi diritti? es. (diritto di opzione entro i tre mesi). Grazie.Risposta
Il Codice della proprietà industriale stabilisce che il datore di lavoro “ha il diritto di opzione per l’uso, esclusivo o non esclusivo dell’invenzione o per l’acquisto del brevetto, nonché per la facoltà di chiedere od acquisire, per la medesima invenzione, brevetti all’estero verso corresponsione del canone o del prezzo, da fissarsi con deduzione di una somma corrispondente agli aiuti che l’inventore abbia comunque ricevuti dal datore di lavoro per pervenire all’invenzione”.
- Buongiorno, vorrei capire meglio se possibile sfruttare il requisito del brevetto anche se si è in attesa di accettazione. Cosa succederebbe se non andasse a buon fine l'accettazione? Rimarremmo comunque coperti per questi primi anni?Risposta
La domanda può non essere accolta per questioni formali o riguardanti la descrizione. Il richiedente può integrare o modificare la documentazione, entro un termine prestabilito. Se le integrazioni non sono ritenute sufficienti, l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi comunica il rigetto della domanda all'interessato, il quale ha 30 giorni di tempo dalla data della comunicazione per fare ricorso alla Commissione Ricorsi, formulando per iscritto le proprie osservazioni. L'efficacia di un brevetto (solo nel caso sia stato concesso) decorre dalla data del primo deposito.
- Ho timore mi possa venir "rubata" l'idea, prima che si concluda l'atto ufficiale di deposito. Prima di rivolgermi ad un impiegato dell'UIBM o a un Consulente brevettuale a me sconosciuti, ci sono modi preventivi per tutelarmi?Risposta
In questi casi non dovrebbero sorgere preoccupazioni in merito alla riservatezza, anche ne caso del Consulente brevettuale iscritto al relativo Ordine, il quale p tenuto a osservare comportamenti eticamente corretti nei confronti dei clienti, in primis a conservare la confidenzialità delle informazioni che riceve. In tutti gli altri casi si consiglia di redigere e fare firmare ai terzi un Accordo di riservatezza.