‘Come tenere la testa tra le nuvole’

Data inizio
Venerdì - 1 Febbraio 2019
Data fine
Lunedì - 4 Febbraio 2019
Luogo
Fiera di Bologna - (sezione Main Section - Padiglione 25, stand 103)
Antonello Ghezzi ad Arte Fiera
antonello ghezzi

Dal l al 4 Febbraio il collettivo Antonello Ghezzi (Nadia Antonello e Paolo Ghezzi) sarà in mostra ad Arte Fiera grazie alla Galleria Spazio Testoni che presenta un Solo Show, uno stand dedicato interamente proprio al duo bolognese che presenta “Come tenere la testa fra le nuvole” un progetto inedito fatto di specchi, incisioni luminose, altalene, scale e tappeti volanti, e altre opere che fanno sognare.

La Galleria Spazio Testoni, storica galleria Bolognese diretta da Paola Testoni è presente in fiera nella sezione Main Section al Padiglione 25, stand 103.

Cuore in alto e testa sulle nuvole. Esserci è creare possibilità di scambio, non solo verticale, tra cielo e terra, ma anche nelle smagliature del reale, dell’esistente. La ricerca di Antonello Ghezzi, fin dalle origini nella poetica dell’Estetica Relazionale, è abitazione leggera delle circostanze per trasformare il contesto, il presente e la vita stessa degli oggetti, senza che le trappole del ready made, dell’Arte Povera, o del surrealismo magrittiano.

Nuvole, scale a pioli, tappeti volanti e altalene sono spazi di libertà, luminose sovversioni delle forme, delicate e fanciullesche opposizioni, traiettorie, inneschi.

Le vite precedenti di questi oggetti sono durate da sperimentare, stati di incontro, in cui le forme si estendono aldilà della materialità dei pioli o di uno specchio. La ricerca non si risolve nell’artigianalità, ma ritrova nell’estetico l’etica della relazione purché sia incrocio tra visibile ed invisibile. L’opera si fa parte attiva di cambiamento reciproco.

Antonello Ghezzi fuggono la monumentalità e la permanenza per includere, nella relazione tra l’artista e il “trascendente”, chi decida di abbandonarsi al gioco metaforico della vita. Consapevoli che anche per fare un’immagine, come diceva Godard, occorre essere in due.

Le opere sono proposte di un’utopia possibile, minima moralia, impermanenza nomade. Sono il chiasma di Merleau Ponty, promessa di cambiamento. Le linee di fuga verso il cielo sono provvisorie, sono convocazioni, ritrovi, appuntamenti a cui “connettersi” con la nostalgia dell’abisso celeste.

Scopri di più su www.incredibol.net

Per maggiori info vai al sito di Artefiera

Per info e contatti: www.antonelloghezzi.com