Startup in the Net 2019 - Intervista a Inesse

Inesse

La rubrica Startup in the Net raccoglie una serie di interviste realizzate a startup innovative iscritte a EmiliaRomagnaStartUp e che ART-ER segue nel loro percorso di sviluppo e crescita.


Per descrivere il loro motoscafo hanno introdotto una nuova definizione, quella dell’IcaRoBoat.

Icaro perché vola, Robot perché usa l’intelligenza artificiale e Boat perché l’intenzione è quello di andare a innovare in un settore, quello della nautica, in cui raramente si interviene con un prodotto che negli altri mercati sarebbe considerato disruptive.

Quando Marco Sgalaberni insieme ai suoi soci ha dovuto scegliere un nome per la sua startup ha attinto dalla lingua latina.

Inesse è un verbo che indica l’essenza delle cose ma anche trovarsi sopra" specifica l’imprenditore "Un puntare in alto simboleggiato dal barbagianni, l’uccello che abbiamo messo nel nostro logo: un gufo che è anche un rapace notturno molto prezioso per l’ecosistema che per le sue caratteristiche rappresenta il nostro portafortuna.

Il progetto di Inesse Corporation è molto ambizioso. La startup fondata nel 2016 ha ideato un motoscafo dagli aspetti rivoluzionari: grazie alla tecnologia dei foils, quella sviluppata per l’America’s Cup per intenderci, l’imbarcazione ha delle ali sotto lo scafo che permettono al motoscafo di sollevarsi sull’acqua. La categoria è quella del daily cruise e, nonostante il modello sia sportivo, in questo prodotto di lusso i progettisti sono riusciti a ricavare un sottocoperta matrimoniale.

Si tratta dell’evoluzione molto spinta dell’aliscafo che ad un occhio inesperto può sembrare simile a altri motoscafi in commercio ma non è così" spiega Sgalaberni "Facendo un paragone con un altro settore è come se l’aliscafo fosse un aeroplano a elica mentre il nostro motoscafo è un jet". Le caratteristiche uniche di questa imbarcazione di 16 metri che nei primi mesi nel 2020 toccherà “acqua” (arredamenti e finiture compresi) sono diverse. "Le ali permettono all’imbarcazione si sollevarsi dall’acqua di circa 50 cm: il vantaggio è che si riducono i consumi approssimativamente del 50% perché non c’è più la resistenza, con prestazioni ottime visto che la velocità supera i 50 nodi" illustra il co-founder di Inesse "tutto avviene in assoluta comodità perché, fino a un certo livello di mare mosso, sarà come percorrere un tragitto in treno: il nostro obiettivo è poter appoggiare un bicchiere sul tavolo e mantenerlo fermo nonostante la velocità. Quello che ci rende differenti non sono tanto le ali, una tecnologia oramai diffusa, quanto l’utilizzo dell’elettronica, la quale è poco sviluppata nel settore nautico" aggiunge Sgalaberni "Il pilota guida con l’ausilio dell’intelligenza artificiale che va a leggere onda per onda garantendo una navigazione in sicurezza”.

Sgalaberni la velocità la conosce bene. Ingegnere meccanico con alle spalle 13 anni in Ferrari come manager nella divisione Formula 1, racconta che l’idea di innovare in un settore al di fuori delle sue competenze è nata per caso, chiacchierando al bar: il fatto di provenire da un altro ambiente pur conoscendo bene la tecnologia applicata a macchine ad alta velocità, gli ha permesso di ragionare liberamente superando i limiti percepiti da chi si occupa di nautica da sempre.

Quando con dei colleghi abbiamo buttato giù l’idea abbiamo subito coinvolto l’Università di Bologna nella persona del professor Alfredo Liverani, colui che ha istituito il dipartimento di nautica al Tecnopolo di Ravenna" continua Sgalaberni "Grazie al suo know-how abbiamo avuto supporto nella fase molto delicata di prototipazione che avviene attraverso una simulazione al computer: un prototipo sarebbe molto costoso da produrre quindi non si può andare tanto per tentativi nella fase di progettazione.

Inesse Corporation Ltd ha una sede legale a Londra ma è iscritta all’albo delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico della Camera di Commercio di Bologna: tutta la fase di ideazione, ricerca, sviluppo, ma soprattutto produzione avviene in Italia. In totale sono otto i brevetti applicati a questo motoscafo di nuova generazione che la startup è stata in grado di sviluppare. Nel team lavorano a tempo pieno cinque persone e l’età media dei componenti non supera i 45 anni di età.

Eugenio Nisini è l’ingegnere meccanico responsabile tecnico progetto che ha reso tecnicamente possibili tutte le idee emerse in questi anni" dice Sgalaberni che di Inesse è amministratore, legale rappresentante oltre che co-founder "Federica Cavani invece è socia e amministratrice: è stata una delle prime persone che ha scommesso su di noi a livello finanziario e, a distanza di anni, non solo ha aumentato il suo impegno economico, ma anche il suo coinvolgimento a livello lavorativo.

Tutto questo è stato possibile perché la startup ha trovato sul suo percorso persone che hanno creduto nel progetto e nel team che lo promuoveva.

Quando cominciavamo a perdere le speranze è arrivato il finanziamento da Intesa Sanpaolo, poi sono arrivati gli investitori privati come, appunto, Federica Cavani e a marzo scorso è entrata in società un’azienda molto importante, la Luigi Rossi Luciani S.a.p.a." chiarisce lo startupper "In consiglio di amministrazione siede Nicola Trevisan in loro rappresentanza: con lui c’è un bel confronto e un buon rapporto di fiducia.

A gennaio del 2019 Inesse Corporation ha vinto il bando di ART-ER e sta partecipando al percorso di accelerazione dell’incubatore Le Serre di ART-ER.

È una bellissima esperienza" afferma Sgalaberni "ART-ER ci ha messo a disposizione contatti, professionisti e mentor: un rete di relazioni che si sono rivelate molto utili senza considerare che l’ambiente attorno a noi è giovane e stimolante e questo non può che essere un bene.


Nel futuro di Sgalaberni e soci c’è la nautica: un terreno per certi aspetti ancora inesplorato che ha ancora grossi margini per fare innovazione per chi, come loro, ha una conoscenza così approfondita delle nuove tecnologie.

Il nostro prodotto ci permetterà di farci conoscere ma questo è solo l’inizio" rivela l’imprenditore "Il settore non è così resistente come vogliono farci credere gli addetti ai lavori: chi vuole comprare alla fine cerca la novità. Inesse sarà un cantiere in cui ci occuperemo di nautica in modo differente a partire dalla tecnologia che sarà applicata a tutte le imbarcazioni, non solo a quelle di lusso" chiosa Sgalaberni "c’è un modo diverso di vivere il mare e noi lo dimostreremo”.

 

Scopri di più su Inesse ed entra in contatto visitando la loro scheda dedicata nella nostra sezione Startup Associate cliccando sul banner qui sotto.

Se vuoi conoscere le  altre startup intervistate per la rubrica Startup in The Net, dai uno sguardo alla galleria 2019.

 

 

Autore: Giorgia Olivieri, giornalista freelance. Si occupa di creazione di impresa dal 2003 avendo curato progetti di comunicazione per Progetti d'impresa, per BAN Bologna, per la Città Metropolitana di Bologna, per Incredibol e per Almacube. Collabora con Art-ER dal 2017 su vari progetti tra cui StartCup Emilia-Romagna

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