Risposte Helpdesk Proprietà Intellettuale

La scelta se sfruttare economicamente la propria creatività è personale. Per poterlo fare tale creatività deve essere tutelabile attraverso gli strumenti della Proprietà Industriale e/o Intellettuale (Brevetti, Marchi, Modelli, Diritto d'autore). Nel caso in cui le idee per accrescere le funzionalità di un'applicazione siano state sviluppate in proprio e siano provviste dei requisiti per la brevettabilità allora si può dewcidere di rivelarle solo al verificarsi/alla accettazione di condizioni determinate, eventualmente negoziabili.

il discrimine è: desidero fare un uso commerciale della copia? Se la risposta è si, allora lo sfruttamento sussiste e si è passibili di azioni legali. In caso negatico, allora si tratta semplicemente di una propria interpretazione di un opera altrui senza alcuna implicazione economica.

la brevettazione delle ricette è un tema decisamente interessante, ma se la caratteristica è quella descritta, cioè la facoltà di impiegare un metodo di cottura noto come quello descritto per trattare della carne di maiale, sarebbe difficile ottenere un titolo brevettuale. diverso potrebbe essere il caso in cui l'adozione di un tale metodo desse dei risultati oggettivamente diversi e, come tali, oggettivabili attraverso prove di laboratorio. Allora si parlerebbe di un metodo per ottenere un determinato risultato attraverso un procedimento di cottura determinato.

La cosa più agile è identificare gli strumenti ammessi per il controllo nell'accordo di licenza. Si tratta di un classico modo di operare, noralmente accettato, in quanto la posizione del licenziatario è, normalmente, più debole di quella del licenziante. 

può essere registrato a patto che sia nuovo per le categorie d'interesse nel territorio rilevante per lo sfruttamento commerciale. Le ricerche possono essere eseguite sui siti degli uffici nazionali della proprietà industriale (in Italia presso l'UIBM, in USA presso l'USPTO) , o su siti di riferimento quali quelli delle agenzie OHIM (marchi comunitari), o della WIPO, agenzia dell'ONU per la Proprietà Industriale.

Non è impossibile, ma è altissimamente improbabile, dato che lo sfruttamento delle idee non tutelate e divulgate è libero, fatta salva la obbligatorietà di distinguere il proprio prodotto da quello già commercializzato da altri, ed avente la stessa funzione. Di certo è complesso affrontare la fase di divulgazione in segretezza, anche ammessa la firma preliminare di un accordo di segretezza, sia che la contropparte sia un'impresa sia

Il brevetto è uno strumento che consente di poter dimostrare il livello inventivo raggiunto in una data certa in relazione ad un settore della tecnica determinato. E' regolato da normative armonizzate internazionalmente ma, come ogni strumento, ha degli specifici campi di impiego. Per capire se è lo strumento più utile in una situazione determinata occorerebbe capire come si desidera fare uso di una idea. A quel punto si potrà decidere se scegliere lo strumento brevettuale o se evitarlo a favode di scelte diverse. 

Non appena l'idea è sufficientemente delineata per poter essere descritta da un tecnico che la comprende e sa redigere un testo secondo le consuetudini previste dalle procedure brevettuali.

Si ma solo a fini di definizione della titoalrità alla paternità della stessa, quindi per il solo riconoscimento del diritto motrale all'invenzione. La data utile per valutare la titolarità dell'idea sul territorio nazionale e, eventualmente, internazionale, è quella della data di deposito della corrispondente domanda di brevetto.

La prima cosa da fare è verificare la brevettabilità delle idee [prodotto e servizio], quindi se almeno una delle due rientra nel novero di quelle brevettabili secondo gli artt. 45, 46 e 48 del Codice della Proprietà Industriale, http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm).
In particolare, il software può essere brevettato solo se la sua applicazione è accompagnata da un effetto tecnico.