Risposte Helpdesk Proprietà Intellettuale

la scelta di un/una collabotarore/collaboratrice deve sempre essere eseguita con molta cura e questo anche quando il rapporto che si deve instaurare è di tipo consulenziale. www.ordine-brevetti.it è il collegamento al sito dell'ordine dei consulenti abilitati ad operare nel settore della proprietà industriale, oltre agli iscritti all'ordine degli avvocati. Per le contestazioni sull'operato di profesionisti "furbi" si può fare riferimento all'autorità giudiziaria o al consiglio dei rispettivi ordini.

il prototipo non è necessario, ma l'idea deve essere descritta nella domanda di brevetto in modo tale da dimostrare che è realizzabile. L'idea brevettata è certamente vendibile, essendo un bene immateriale registrato.

Ogni volta che si deve capire se una invenzione è brevettabile occorre fare riferimento al Codice della Proprietà Industriale http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm che elenca al comma 1 la materia brevettabile e al comma 2 quella non brevettabile.

In questo caso, considerando una nuova strategia/politica di vendita di un prodotto si deve tenere conto del comma 2 che recita come segue:

Il comma 1 dell'art. 45 del Codice della Pooprietà Industriale precisa che:

1. Possono costituire oggetto di brevetto per invenzione le invenzioni nuove che implicano un'attività inventiva e sono atte ad avere un'applicazione industriale.

Se l'app è già stata messa sul mercato occorre capire se sia già stata divulgata o se funzionalmente risulti, per un esperto del ramo, come una scatola bera, di cui si non si comprende come da un input si possa ottenere un dato output.

La risposta si può dare solo a seguito di un'analisi dei riscontri che le sono stati citati contro. E in ogni caso, brevetti identici possono coesistere temporalmente in giurisdizioni diverse, se richiesti quando il contenuto degli altri era segreto. Bremente, ci possono essere situazioni di coesistenza ma...occorre verificare la situazione effettiva.

Le invenzioni possono essere brevettate solo se è possibile valutarne novità e non ovvieta sulla base di un confronto con l'arte anteriore di riferimento. Per poter rispondere occorre avere maggiori dettagli.

Se l'app trae ispirazione dall'app anteriormente brevettata, occorre vedere dove il brevetto è stato concesso, dato che se ne attua una parte. Potremmo scoprire di essere territorialmente in grado di operare dove il brevetto anteriore non vale ed in questo caso non siamo in contraffazione.

In caso contrario, possiamo chiedere una licenza di sfruttamento e cavarcela pagando royalty per lo sfruttamento, di valore tanto più limitato quanto più la nostra app parte dalla più risalente già brevettata ma ne rappresenta un netto miglioramento.

Il brevetto è riservato ad invenzioni industriali, ovvero soluzioni di problemi tecnici che siano nuove e non ovvie, oltrechp lecite e provviste di industrialità. Codice dellaProprietà Industriale http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl1.htm#Art.131 art. 45.

Occore capire cosa s'intenda per stile innovativo. Generalmente, se si tratta di carattere individuale, allora si fa riferimento alla sezione modelli: artt. 31-44

Considerando che il brevetto sembra essere stato concesso la segretezza potrebbe non essere più un problema, ammesso che non siano state identificate nuove varianti brevettabili della soluzione del problema tecnico (invenzione brevettata). In tal caso non esiste una regola, ma di certo conviene presentare l'invenzione brevettata ad aziende ch esi stimano potenzialemnte interessate alla materia, possibilmente attraverso una presentazione che sia accattivante e illustri la soluzione comparativamente alle altre note.

Indipendentemente dal campo di applicazione del software occorre rifarsi agli articoli 45-48 del condice della proprietà industriale http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm e verificare che all'applicazione di esso sia associato un effetto tecnico e che la socuzione sia nuova ed originale rispetto all'arte nota, riscontrabile attraverso una ricerca di anteriorità.