La legge italiana ed europea in genere in materia di proprietà intellettuale non obbliga i titolari di brevetti, marchi e disegni o modelli ad apporre alcuna indicazione della presenza di domande depositate o di titoli di proprietà industriale concessi su oggetti o sul materiale tecnico o pubblicitario relativo all'oggetto della tutela. La R cerchiata è il simbolo che indica un “marchio registrato” e formalmente dovrebbe essere apposta esclusivamente a lato di un marchio che sia già stato concesso. Prima della concessione si dovrebbe apporre l’acronimo “TM” ossia “marchio depositato”. Per il design nonesistono simboli convenzionali per indicare che un disegno o modello sia oggetto di privativa industirale a seguito del deposito di una domanda di registrazione. E' possibile utilizzare varie diciture, quali “DESIGN REGISTRATO” o l’equivalente “REGISTERED DESIGN” nel caso in cui la registrazione sia stata concessa, oppure “DOMANDA DI DESIGN DEPOSITATA” o la corrispondente “PENDING DESIGN” nel caso in cui la domanda di registrazione non sia stata ancora concessa.
Abbiamo depositato un disegno/modello e un marchio di un oggetto di design.Quali sono le corrette diciture da apporre su foto e disegni del prototipo e sul nome del marchio (R, TM, D, "diritti riservati"...) per una brochure illustrativa?
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- Buongiorno, vorrei sapere dove poter brevettare un'invenzione in emilia romagna e se devo avere un prototipo funzionante o basta un progettoRisposta
Il prototipo è senza dubbio molto utile in fase di sperimentazione di un’invenzione, ma non è necessario per depositare una domanda di brevetto. La domanda infatti deve contenere una descrizione dell’oggetto, delle sue funzionalità e di come viene realizzato, accompagnata da disegni illustrativi. Il brevetto si ottiene su quello che viene scritto e rivendicato in questa documentazione che costituisce l’unico metro di giudizio da parte dell’esaminatore.
- Salve, ho depositato una domanda di brevetto che ricade nel art. 64.3 (CPI), ho il dovere di avvisare il datore di lavoro in forma scritta solo dell'avvenuto deposito, o anche dei suoi diritti? es. (diritto di opzione entro i tre mesi). Grazie.Risposta
Il Codice della proprietà industriale stabilisce che il datore di lavoro “ha il diritto di opzione per l’uso, esclusivo o non esclusivo dell’invenzione o per l’acquisto del brevetto, nonché per la facoltà di chiedere od acquisire, per la medesima invenzione, brevetti all’estero verso corresponsione del canone o del prezzo, da fissarsi con deduzione di una somma corrispondente agli aiuti che l’inventore abbia comunque ricevuti dal datore di lavoro per pervenire all’invenzione”.
- Buongiorno, vorrei capire meglio se possibile sfruttare il requisito del brevetto anche se si è in attesa di accettazione. Cosa succederebbe se non andasse a buon fine l'accettazione? Rimarremmo comunque coperti per questi primi anni?Risposta
La domanda può non essere accolta per questioni formali o riguardanti la descrizione. Il richiedente può integrare o modificare la documentazione, entro un termine prestabilito. Se le integrazioni non sono ritenute sufficienti, l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi comunica il rigetto della domanda all'interessato, il quale ha 30 giorni di tempo dalla data della comunicazione per fare ricorso alla Commissione Ricorsi, formulando per iscritto le proprie osservazioni. L'efficacia di un brevetto (solo nel caso sia stato concesso) decorre dalla data del primo deposito.
- Ho timore mi possa venir "rubata" l'idea, prima che si concluda l'atto ufficiale di deposito. Prima di rivolgermi ad un impiegato dell'UIBM o a un Consulente brevettuale a me sconosciuti, ci sono modi preventivi per tutelarmi?Risposta
In questi casi non dovrebbero sorgere preoccupazioni in merito alla riservatezza, anche ne caso del Consulente brevettuale iscritto al relativo Ordine, il quale p tenuto a osservare comportamenti eticamente corretti nei confronti dei clienti, in primis a conservare la confidenzialità delle informazioni che riceve. In tutti gli altri casi si consiglia di redigere e fare firmare ai terzi un Accordo di riservatezza.