Buongiorno,
purtroppo i processi di investimento in Italia per le startup innovative non sono così semplici: l’obiettivo del legislatore è stato infatti quello di creare un iter legalmente valido che potesse tutelare tutte gli stakeholders del processo: dagli investitori alle startup passando per lo Stato Italiano e altri portatori d’interesse.
Se avete già affrontato il tema da un punto di vista sostanziale e quindi avete già trovato il giusto equilibrio con l’investitore/business angel in termini di capitale, quote ed equilibrio, ammontare dell’investimento e visione strategica e operativa delle startup, allora è necessario avviare l’iter burocratico per registrare l’investimento.
Per rispondere concretamente alla sua domanda, è innanzitutto necessario chiarire che un investimento non comporta mai l’emissione di una fattura in quanto non si tratta di un movimento economico (che finisce direttamente in Conto Economico), ma bensì di un movimento patrimoniale-finanziario che movimenterà lo Stato Patrimoniale. E’ quindi importante distinguere tra un investimento in contanti e un investimento in natura. Se il business angel investisse denaro contante nella startup sarebbe necessari registrare il movimento come un aumento del capitale sociale o come un prestito.
Se invece l'investimento del business angel consiste in un contributo in natura, ad esempio in proprietà intellettuale o attrezzature, sarebbe necessario registrare l'entrata come aumento del patrimonio netto della tua startup.