Startup in the Net 2019 - Intervista a Pigro

Pigro - team

La rubrica Startup in the Net raccoglie una serie di interviste realizzate a startup innovative iscritte a EmiliaRomagnaStartUp e che ART-ER segue nel loro percorso di sviluppo e crescita.


Da peccato capitale a mission imprenditoriale. “Ti semplifichiamo la vita per renderti più pigro” dichiara Nicolò Magnanini, founder e CEO di Pigro, la startup emiliano-romagnola che, a dispetto del nome, si sta preparando a scalare il mercato internazionale.

Pigro è il modo più semplice di convertire i contenuti digitali in una conversazione” riassume lo startupper “Noi siamo in grado di automatizzare la creazione di una chatbot offrendo alle aziende un assistente virtuale chiavi in mano.

A differenza delle altre chatbot company, Pigro ha ribaltato il paradigma non concentrandosi più sulla richiesta dell’utente, ma utilizzando manuali d’uso, schede prodotto, documentazione interna – definite la knowledge base aziendale - come così come sono.

Le soluzioni attualmente presenti sul mercato accettano soltanto le accoppiate di domande e risposte” spiega l’imprenditore “Questo significa che se un’azienda deve elaborare tutte le possibili FAQ e inserirle manualmente all’interno di un software impiega una notevole quantità di tempo, denaro e risorse umane che con Pigro può risparmiare. Noi diciamo sempre che i nostri migliori clienti sono quelli che hanno già provato a realizzare una chatbot perché sanno già di che cosa stiamo parlando e quali sono i veri problemi che potranno incontrare” sorride Nicolò. “Siamo in grado di offrire un prodotto che nessun altro è riuscito a offrire dato che la nostra intelligenza artificiale proprietaria non richiede all’azienda nessun tipo di lavoro, abbattendo inoltre i tempi di setup che nel nostro caso si riducono a 4 settimane e non 6-18 mesi necessari nel caso di multinazionali e grandi imprese

L’idea di Pigro si fonda sulle ceneri di una precedente startup.

Pigro nasce nel 2015 come aggregatore di notizie intelligenti” racconta il CEO “Essendo rivolto agli utenti finali non siamo riusciti a trovare il modo di monetizzare.

A quel tempo Nicolò, oggi ventiseienne, era uno studente di Informatica di Novellara che aveva mantenuto i contatti con i suoi professori delle superiori, Armando Fontana e Daniele Galvani. I due, avendo visto il talento del ragazzo, decisero di buttarsi in questa avventura imprenditoriale con lui e, qualche anno dopo, si sarebbero aggiunti alla compagine Nicola Abbasciano, Ahmed Nasser e Stefano Marzani. È stato proprio quest’ultimo a parlare al team del nuovo trend proveniente dagli Stati Uniti, quello delle chatbot. Insieme hanno messo in discussione il progetto e, per non disperdere il patrimonio di conoscenza precedente, hanno convertito l’algoritmo al nuovo utilizzo.

Grazie alla Regione Emilia-Romagna e ad Aster alla fine del 2016 sono andato in Silicon Valley” ricorda Nicolò “è stato molto importante il confronto con le altre realtà: è lì che, ascoltando le esigenze di aziende come MailUp, ho capito quello che serviva veramente per essere innovativi. Non volevamo più commettere l’errore precedente e siamo ripartiti ascoltando i problemi reali delle aziende cercando di offrire loro una soluzione” continua Magnanini “Questo per una startup è sempre una buona cosa.

Pigro oggi conta sei clienti, tra PA e aziende private. Negli ultimi due anni la startup è stata selezionata sia per il programma di incubazione AI Worklab di LVenture Group sia per quello di accelerazione Luiss Enlabs. Ora sono nella fase di aumento di capitale: i prossimi passi sono valutare se l’applicazione del loro algoritmo sia brevettabile, ma soprattutto lanciare un prodotto su scala internazionale.

Al momento il nostro principale competitor è in Silicon Valley: sono ancora abbastanza piccoli, non sono uno scoglio irraggiungibile” dice Nicolò “Noi stiamo correndo per diventare leader del mercato europeo e abbiamo la possibilità di aggredire il mercato statunitense. Diciamo che non ci poniamo dei limiti territoriali”. L’ambizione nel team di Pigro non manca e neanche a Nicolò che ha l’innovazione nel sangue e dice di sentirsi un imprenditore. “Mi dedico a progetti come questi dalla terza superiore, ho sempre voluto inventare qualcosa di nuovo” rivela il giovane “Sì, posso dire che mi piace lasciare il segno.

E dietro il nome dato alla startup che sembra un paradosso, si nasconde il motto di uno dei più grandi innovatori della storia. “Abbiamo fatto nostra la citazione di Bill Gates che recita “sceglierò sempre un pigro per fare un lavoro difficile, perché troverà sempre il modo più semplice per farlo” confessa lo startupper. Come dargli torto, diciamo noi.

 

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Se vuoi conoscere le  altre startup intervistate per la rubrica Startup in The Net, dai uno sguardo alla galleria 2019.

 

 

Autore: Giorgia Olivieri, giornalista freelance. Si occupa di creazione di impresa dal 2003 avendo curato progetti di comunicazione per Progetti d'impresa, per BAN Bologna, per la Città Metropolitana di Bologna, per Incredibol e per Almacube. Collabora con Art-ER dal 2017 su vari progetti tra cui StartCup Emilia-Romagna.

 

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