Se la Sua titolarità è di un brevetto concesso, è evidente che sia già trascorso il periodo di segretezza di 18 mesi che decorre dalla data di deposito della domanda. Nel caso in cui la concessione del brevetto non fosse ancora effettiva, allora si tratterà di verificare se il periodo di 18 mesi sia già trascorso o mano. In tentrambi i casi è consigliabile trattare con le aziende (normalmente concorrenti) successivamente alla firma di un accordo di segretezza sulla tematica che è stata, almeno in parte, sintetizzata nel testo che accompagna la domanda di brevetto. Infatti, normalmente, l'inventore continua a sviluppare l'invenzione e ad aggiungere materia nuova alla sua idea di base e non è consigliabile rendere disponibile queste note aggiuntive a chi è potenzialmente interessato ma potrebbe, come molto frequentemente accade, dimostrarsi (a trattativa comclusa) interessato esclusivamente ad avere un saggio di quanto sviluppato da altri potenziali concorrenti.
Per cui, prima cosa è allegare alla proposta/richiesta di incontro un accordo di segretezza che sia incentrato sulla materia che è stata oggetto della richiesta di tutela brevettuale. Il contatto può avvenire con uno qualsiasi dei mezzi di comunicazione, anche se alcune aziende hanno codificato le modalità di scambio di informazione con gl'inventori esterni. La tipologia dell'approccio si dovrà valutare caso per caso, anche in relazione alle aspettative economiche legate allo sfruttamento dell'invenzione.
Personalmente, eviterei di inviare il materiale come allegato ad una lettera di presentazione, a meno di non avere già un accordi di segretezza firmato dal legale rappresentante dell'azienda. La firma dell'accordo di segretezza da parte di un qualsiasi dipendente aziendale a cui non siano stati demandati poteri determinati, non vale per vincolare l'azienda ad un comportamento rispettoso del diritto sancito nell'accordo di segretezza. Quindi ... in bocca al lupo!