Sfridoo, in partnership con Metaring, ha studiato un metodo di tracciabilità internazionale dedicata agli scarti industriali e rifiuti riciclabili: la materia prima del futuro.
Da un’intervista condotta su un campione tra più di 200 commercianti, intermediari e impianti del settore rifiuti, emerge che gli scambi internazionali di materiale riciclabile, materia seconda e sottoprodotti, risultano di difficile attuazione: difficoltà nel trovare partner affidabili, frodi e scarsa qualità del materiale sono gli aspetti che maggiormente influiscono nel rapporto internazionale tra i soggetti della filiera.
Grazie allo studio congiunto delle due startup accelerate alle Serre di Aster, la situazione potrebbe cambiare radicalmente. Merito di quella innovazione tecnologica che oggi è sulla bocca di tutti, la Blockchain: un protocollo innovativo che arriva in soccorso ad aziende, commercianti e trader internazionali, che intendono adottare un nuovo sistema di verifica dei dati sui rifiuti. Uno strumento, quello della blockchain, che permetterebbe di rilevare qualità, quantità del materiale e provenienza, in modo da ripercorrere tutto lo storico della filiera, mantenendo un registro certificato di tracciabilità a portata di smartphone.
Marco Battaglia, co fondatore di Sfridoo insieme ad Andrea Cavagna (CSO), Mario Lazzaroni (CFO) ci spiega questa rivoluzionaria innovazione.
Come viene gestita oggi la compravendita internazionale degli scarti di produzione?
Lo scarto viene raccolto in appositi contenitori presso i produttori, solitamente aziende che acquistano materia prima, materia seconda, sottoprodotti, il trasportatore incaricato della raccolta ritira lo scarto di produzione e lo conferisce ad un centro di raccolta e selezione. L’impianto addetto alle operazioni di recupero e riciclo attua la cernita di ciò che può ricevere nuova vita e ciò che sarà destinato a discariche o inceneritori. Tramite canali analogici i commercianti internazionali di rifiuti si adoperano per acquistare partite e lotti d’interesse, facendo così innescare le trattative e lo scambio parallelo di informazioni su provenienza, luogo, qualità e affidabilità dell’azienda fornitrice. Concluse le trattative, il macrolotto acquistato viene spedito all’acquirente tramite cargo, autocarri, treni, arrivando a destinazione dove vengono effettuati i controlli di conformità. L’impianto o l’azienda di destinazione, effettuati i controlli, ingressa il materiale per distribuirlo o processarlo, per poi venderlo alle aziende utilizzatrici come rinnovata materia prima.
Però questa catena virtuosa ha dei nodi critici?
Sì. La tracciabilità internazionale del macro-lotto e della materia prima seconda che l’azienda, utilizzatrice finale, acquista, solitamente non è garantita. Le aziende che acquistano le materie prime non sanno se la merce arriva, ad esempio, da paesi con condizioni socio-politiche non conformi alla propria compliance e hanno difficoltà a reperire informazioni e certezze sul dato. Di solito si affidano ad organismi esterni di audit per il controllo terzo non riuscendo, comunque ad avere certificazioni di qualità.
E quindi la blockchain si inserisce nella catena di valore di questa filiera offrendo vantaggi alle imprese?
Sì. Perché parte dal produttore dello scarto: l’azienda o l’impianto di riciclaggio prepara fisicamente il lotto da commercializzare. Tale lotto può essere composto da materia riciclabile, sottoprodotti o materia prima seconda. L’azienda dichiara e certifica il lotto sulla nostra piattaforma che fornisce informazioni puntuali sulla provenienza, composizione, qualità e quantità, sui sistemi di misurazione adottati e sulla certificazione degli strumenti di misura. Il sistema genera un lotto sul registro della Blockchain che certifica i dati. La piattaforma a questo punto genera un QR code, identificando tutte le informazioni di quello specifico lotto, che viene affisso sul materiale mediante sigillo tracciante e, solo a questo punto, spedito. Il lotto diventa così visibile ai trader internazionali che possono ottenere la descrizione certificata e fare le proprie offerte. Una volta individuato il miglior acquirente, la destinazione finale del lotto viene registrata sulla Blockchain.
Sostenibilità, tracciabilità, sicurezza, lotta all’evasione fiscale, alle frodi e allo sfruttamento dei lavoratori, sono valori e i benefici sui quali Sfridoo e Metaring intendono lavorare. Offrire agli operatori del commercio internazionale degli scarti un servizio tecnologico che supporti le loro attività nel rispetto dell’ambiente e della comunità, secondo i principi della sostenibilità e dell’economia circolare, è il primo passo verso una nuova frontiera tecnologica innovativa.
Sfridoo è la Startup dell’Economia Circolare che sta rivoluzionando il settore del Waste Management fornendo servizi innovativi alle imprese italiane: il marketplace dell’economia circolare, Sfridoo.com, dove le aziende condividono il proprio scarto di produzione; il servizio sottoprodotti, inaugurato a gennaio 2018, che offre consulenza mirata alle aziende per la valorizzazione dei residui.
Metaring è la piattaforma che agevola e velocizza le Software House durante lo sviluppo e la manutenzione dei propri applicativi software. La sua interfaccia di design è pensata per essere utilizzata senza il bisogno di possedere solide competenze di programmazione, ideale per quelle figure aziendali che dialogano con la Committenza e gestiscono il lavoro del reparto di sviluppo.I suoi generatori producono automaticamente documentazione descrittiva di progetto, parte della struttura software e i piani di collaudo, così che il team di produzione abbia a disposizione tutto il materiale necessario per essere immediatamente focalizzato sui task da compiere.