Data-Driven and Generative AI: una nuova era digitale

Data inizio
Luogo
Laboratorio Aperto Piacenza – Piazza Casali, 10 – Piacenza
Iscrizioni entro il 19 febbraio
Data-Driven and Generative AI: una nuova era digitale

Il Talk è dedicato a cultura dei dati, generative AI e pratiche di sviluppo di progetti AI per scoprire l’uso etico e innovativo di dati e IA in qualsiasi settore.

Il Laboratorio Aperto di Piacenza, in collaborazione con Data Masters e ART-ER organizzano la conferenza “Data-driven and generative AI: una nuova era digitale”

I relatori illustreranno ai partecipanti le attuali tendenze e pratiche nel campo dell’intelligenza artificiale e del business guidato dai dati e offrirà un’ampia visione sulle opportunità emergenti.

Dopo una introduzione di ART-ER che si soffermerà sulle opportunità che nasceranno con il Big Data Technopole, la Data Valley Hub dell’Emilia Romagna, e sullo strumento di Skills Intelligence regionale per l’analisi dei fabbisogni di competenze agli attori del territorio, la conferenza procederà con tre talk e sessioni interattive si concentreranno su tematiche di rilievo, quali la cultura dei dati, il mindset data-driven e le applicazioni della generative AI, fornendo un’analisi esaustiva sull’utilizzo efficace dei dati e dell’IA per l’innovazione e la risoluzione di problematiche complesse.

La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti e va confermata al seguente link entro il 19 febbraio 2024, oppure via mail all’indirizzo piacenza@labaperti.it.

Oltre alle Startup della nostra regione, hanno anche partecipato alcuni progetti provenienti da altre regioni e che stanno attivando collaborazioni in Università dell’Emilia-Romagna o apriranno in futuro sedi operative in Emilia-Romagna e sono:
 

  • Soonapse, progetto di Roma che prevede l’ottimizzazione predittiva dell’uso dell’acqua nell’irrigazione del pomodoro. Vengono utilizzati sensori ambientali e del suolo per il monitoraggio dello stress idrico, e tecniche di Intelligenza Artificiale per fornire il corretto consiglio irriguo (quando irrigare e quanta acqua erogare). La soluzione è stata brevettata.
     
  • Università degli Studi di Salerno con un proposta sull‘uso di bucce di pomodoro per produrre composti bioattivi e polimeri biodegradabili da utilizzare in agricoltura per la realizzazione di teli pacciamanti e sistemi di rilascio controllato di fertilizzanti e o erbicidi
     
  • WIFORACI DSS Irrigazione di Trieste che ha elaborato un sistema in grado  di suggerire all’agricoltore tempi e dosi di irrigazione ottimali per ricaricare il serbatoio del terreno tramite piattaforma web e su app. Inoltre, la gestione remota dell’irrigazione è resa possibile dalla presenza di elettrovalvole sull’impianto irriguo.
     
  • Agricolus, startup perugina che con il progetto TITAN si propone di rendere i sistemi alimentari equi, sani e sostenibili promuovendo diverse innovazioni tecnologiche come i metodi di Rilevazione Rapida basati sul DNA, la Blockchain, l’Intelligenza Artificiale (AI) e IoT. Tra i progetti pilota, vi è uno dedicato allo sviluppo di uno strumento di tracciabilità per la filiera del pomodoro.

Attività finanziate dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna – POR FSE 2021-2027.