#StartCupER: ed ecco i primi dieci finalisti dell'edizione 2020

#StartCupER: ed ecco i primi dieci finalisti dell'edizione 2020

Archiviata la Fase 1 con i due Bootcamp e la pitching session, i 19 «diamanti grezzi» che hanno intrapreso la strada della Start Cup 2020 stanno cominciando a diventare gemme preziose. I team hanno dimostrato di aver colto i consigli impartiti dai coach di dipxel nel corso della formazione delle ultime settimane. Rispetto agli obiettivi da raggiungere in questa fase, i partecipanti hanno rivelato una crescita sensibile cominciando a disegnare le caratteristiche della startup che andranno a costituire. In particolare, tre dei cinque criteri sui cui sono stati valutati sono stati l’identificazione del problema e della sua soluzione, l’individuazione del mercato di riferimento e la coerenza del modello di business (gli altri due erano relativi alla presenza attiva del team al bootcamp e alla qualità espositiva del pitch che ricordiamo era di 4 minuti).

Inoltre, in questo momento di passaggio da una fase e l’altra, ci siamo anche potuti fermare per fare un primo bilancio di questa edizione in formato post-Covid.

«Come accade per le startup, l’anno scorso anche noi abbiamo fatto un pivot: siamo tornati alle origini concentrandoci sui soli progetti con chiari legami con il mondo della ricerca. Quest’anno abbiamo fatto un passo in più» spiega Silvia Falciasecca che in ART-ER ricopre il ruolo di responsabile della Start Cup «se prima questo legame andava certificato con una lettera di referenza rilasciata da uno strutturato, stavolta abbiamo accolto domande anche di studenti e dottorandi che hanno presentato il frutto della loro attività di studio e ricerca con progetti molto interessanti per la competizione. Si è trattato di un terzo delle 63 domande pervenute all’indirizzo della Start Cup, lo riteniamo un buon risultato»

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