Le startup innovative delle Serre | Mama Science

Le startup innovative delle Serre | Mama Science
Intervista a Marco Marchetti, fondatore di Mama Science

«Sviluppiamo materiali avanzati, nanotecnologie e biomateriali ottenuti da processi ispirati a quelli naturali, per uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente». Marco Marchetti è il fondatore di Mama Science, startup innovativa sostenuta dalle Serre di Art-ER. Una startup che, da quando è stata fondata, nel maggio del 2021, ha iniziato a lavorare su prodotti per il trattamento di superfici antibatteriche e antiodore e su prodotti per il packaging sostenibile e intelligente

A spiegare come è il fondatore, che, dopo anni di lavoro nella ricerca in università, ha avviato da tempo il suo percorso imprenditoriale con un obiettivo chiaro: «I nostri sono prodotti che non contengono nessuna tipologia di solventi o altre sostanze utilizzate nella chimica tradizionale: sono prodotti basati su un mix di tecnologie in un’ottica di green chemistry».

Un esempio è uno dei prodotti principali di Mama Science: un additivo che ha un effetto di protezione delle superfici da batteri e microrganismi senza alcun elemento biocida, ma solo elementi contenuti normalmente nei sistemi biologici. «Questa è una grande innovazione - spiega Marchetti - perché ci permette di sostituire prodotti di chimica tradizionale, tossici e inquinanti, e di utilizzarli in altri settori, come l’alimentare».

Sono diversi i prodotti sviluppati da Mama Science, sempre in ottica di sostenibilità e innovazione: ci sono degli additivi per il coating, prodotti per la depurazione dell’acqua e dell’aria e c’è tutta la parte di packaging: «Abbiamo sviluppato dei prodotti che permettono di sostituire i classici packaging plastici di derivazione polimerica. Partiamo da materiali totalmente naturali, tra cui prodotti di scarto dell'industria agroalimentare», racconta Marco Marchetti. «Grazie al nostro processo riusciamo a ottenere dei materiali che hanno proprietà simili a quella della plastica».

I prodotti per packaging di Mama Science non sono solo sostenibili, ma anche “smart”, grazie a una tecnologia che permette di conservare generi ortofrutticoli alimentari contenuti all'interno dell'imballo: «Si tratta di una tecnologia che permette di inibire tutti i processi di maturazione o marcescenza dei generi alimentari: riusciamo così ad allungare il tempo di vita dei prodotti alimentari». 

Sono tre le tipologie di packaging in via di industrializzazione o commercializzazione. Uno di questi, pronto ad essere immesso sul mercato, è un prodotto di coating per carta e cartone: «Un coating del tutto naturale reso waterproof, con le stesse caratteristiche della plastica. Non andiamo quindi a produrre un imballaggio nuovo, ma utilizziamo qualcosa che già è sostenibile e di cui implementiamo le proprietà». Conoscenze, tecnologie, capacità che la startup innovativa mette anche a disposizione delle aziende per lo sviluppo di nuovi prodotti e l'implementazione di nuovi processi nell'ottica dell'innovazione, della riduzione dell' impatto ambientale e della sostenibilità. 

Pronta a lanciare sul mercato nuovi prodotti, Mama Science è una start up in costante crescita che lavora a livello internazionale: «Nella crescita il sostegno delle Serre di Art-ER è stato fondamentale. Un supporto costante e valido, dal punto di vista di creazione di contatti, di confronto. Non solo, abbiamo creato delle progettualità condivise con altre start up, a partire da Compopack», spiega Marco Marchetti. 

Ora Mama Science è pronta a crescere ancora.

Due gli obiettivi principali: «Il primo è quello di aumentare il personale, nell'ottica di incrementare la parte di business per quei prodotti che oggi sono già in commercio. L'altro obiettivo è quello di portare a termine l'industrializzazione di tutto il settore packaging per arrivare sul mercato».

Al centro rimane sempre la sostenibilità: «Vorremmo anche ampliarci, creando una nuova attività che fornisca soluzioni al di là dalla classica applicazione dei nostri prodotti: soluzioni sulla sostenibilità, sul recupero di materiali, mettendo a disposizione quello che abbiamo imparato in questi anni di ricerca, studio e applicazione». 

 

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