Le startup innovative delle Serre | Compopack

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Compopack è una delle startup innovative dell'Emilia-Romagna che hanno accesso agli spazi dell'Incubatore Le Serre di ART-ER beneficiando di servizi di mentorship, formazione e networking.


«Si stanno producendo montagne di rifiuti che nessuno smaltisce».

È una delle prime cose che afferma Steve Lowe, fondatore di Compopack, una delle startup innovative selezionate nel ciclo di incubazione delle Serre di ART-ER di quest’anno. La startup ha ideato e ingegnerizzato Ecopod, una soluzione meccanica per la produzione di cialde e capsule di caffè completamente organiche. 

«Lavorando in aziende che producono macchine, ho visto che il processo commerciale di queste aziende non è assolutamente volto all'innovazione e alla sostenibilità delle soluzioni che produce», racconta Steve Lowe, ingegnere informatico che, dopo aver ricoperto per anni ruoli dirigenziali, ha deciso di tornare alla meccanica, la sua passione, e di farlo nell’ambito dell’economia circolare. 

Nasce così Compopack, fondata insieme a Marco Verri: la startup, che da srl è diventata una startup innovativa nel 2021, si occupa di soluzioni meccaniche e digitali per l’economia circolare. Una sfida che è partita dalle macchine per caffè: «Un’azienda che produce macchine di caffè a cialde pensa, per essere sostenibile, a come ridurre il consumo del motore del motore della macchina», spiega Lowe. «La mia logica è invece quella di un'azienda che si prende la responsabilità seria di occuparsi di quanti rifiuti sta producendo la sua macchina. Le capsule del caffè vengono prodotte a 600 pezzi al minuto, 24 ore al giorno in varie fabbriche del mondo: sono tantissimi rifiuti», racconta Lowe, per spiegare l’idea che c’è alla base della sua startup.  

Compopack al momento sta lavorando a Ecopod su due fronti. La macchina, che andrà sul mercato quest’anno, e una cialda nuda senza nessun incarto, che non produce quindi plastica, e compostabile, che si può buttare come concime direttamente nelle piante.

«Quando parlo di materiale compostabile parlo di un materiale che è biodegradabile, quindi organico. Non compostabile “Industrial”, che di norma è un materiale che teoreticamente si può riciclare. A livello di impatto sull’ambiente c’è una grande differenza tra una cialda “teoricamente riciclabile” e una che si può buttare nell’umido. La prima si basa su una sostenibilità finta, solo per fare brand making». 

In uno dei passaggi legati all’ideazione della cialda di caffè, Compopack ha lavorato con un’altra delle startup selezionate all’interno del sostegno delle Serre di ART-ER: Mama Science, con cui ha ragionato sulla pellicola alimentare per avvolgere la cialda. «Per noi il lavoro all’interno delle Serre di ART-ER è stato fondamentale. Siamo stati messi in rete, aspetto che per una startup nuova è fondamentale. Abbiamo avuto a disposizione servizi che altrimenti avremmo dovuto pagare. E abbiamo collaborato con altre startup», racconta il fondatore della startup.

La sfida di Compopack è a lungo termine: dopo aver messo sul mercato la macchina, entro l’anno prossimo aver raggiunto il mercato industriale e poi aver lavorato sulla cialda, il lavoro della startup innovativa andrà avanti. «Compopack si sposterà in altri settori dove c’è troppa plastica e dove possiamo usare i nostri brevetti: il mondo del caffè è solo una piccola parte nel mondo degli imballaggi», conclude Steve Lowe. 


Tutte le interviste realizzate alle startup innovative delle Serre di ART-ER sono disponibili a questo link.

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