Le startup dell'Emilia-Romagna a Tomato World

Con la call Furure Farm, l’agricoltura del pomodoro diventa 5.0

L’intelligenza artificiale associata al sistema di irrigazione dei campi, un dispositivo per salvaguardare l’integrità dei pannelli fotovoltaici e, ancora, la tecnologia blockchain per promuovere in maniera equa una rete di produttori africani. In occasione di Tomato World, il forum sull’innovazione tecnologica nella filiera del pomodoro da industria in corso al Piacenza Expo, ART-ER ha promosso la call Future Farm a cui hanno partecipato con successo anche startup supportate da EmiliaRomagnaStartUp.

Anche quest’anno, Future Farm è stata l'occasione per fare il punto su innovazioni e tecnologie per il settore dell’agricoltura, dell’energia e dell’ambiente dando la possibilità di dare visibilità ai progetti selezionati nell’area espositiva.

Ecco i progetti presenti in fiera:

  • Ifarming è un progetto nato fra Imola e Parma per la completa gestione del sistema di irrigazione partendo dalla rilevazione capillare dell’umidità del suolo a diverse profondità, con la successiva elaborazione dei dati raccolti tramite l’intelligenza artificiale. «iFarming promuove l’agricoltura di precisione – spiega Francesco Civolani –, introducendo nel settore primario le potenzialità dell’Internet of Things edei big data. iFarming progetta e sviluppa sistemi di monitoraggio e attuazione per l’agricoltura, basati su sensoristica avanzata. Grazie a iFarming, l’agricoltore è in grado di conoscere con precisione e in tempo reale le condizioni di campo o di stalla per programmare gli interventi agronomici o zootecnici e impiegare così le risorse con maggiore efficienza, in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica».
     
  • SLID è un progetto di Reggio Emilia-Parma. L’idea alla base del progetto è un sistema di protezione automatico per i pannelli fotovoltaici. Precisamente, incrociando dati atmosferici, ovvero raccolti in loco, con quelli di previsione meteorologica, il sistema di monitoraggio sarà in grado di prevedere la possibile caduta di grandine e, in via preventiva, di attivare la copertura dei pannelli fotovoltaici. «SLID Team è una startup – precisa l’ideatrice Sara Foletti – che nasce con lo scopo di salvaguardare l’integrità dei pannelli fotovoltaici, proponendo un sistema di protezione innovativo. Partecipando a Tomato World vorremmo far conoscere a persone interessate e potenziali clienti la possibilità di installare questo dispositivo anche in ambito agricolo».
     
  • KiRa Technology è una startup creata a Savignano sul Rubicone (FC). Il progetto proposto prevede la realizzazione di un micro cogeneratore a biomassa a basso impatto ambientale, idoneo per installazioni di piccola potenza, sia off-grid che on- grid, basato sulle tecnologie della gassificazione pirolitica e del motore a ciclo Stirling. La produzione di energia elettrica, energia termica e biochar può essere usata come ammendante in campo agricolo. «Il micro cogeneratore BioGS di KiRa Technology – sottolinea il referente Fabio Pellegrini – è un sistema innovativo di produzione di energia e biochar, alimentato a biomassa. BioGS è un sistema molto compatto, pensato per l’applicazione domestica o di piccola potenza, grazie al quale è possibile rendersi energeticamente autonomi utilizzando biomassa di scarto. Grazie alla produzione di biochar, che è un eccellente ammendante agricolo, le emissioni di CO2 vengono drasticamente ridotte rendendo tale sistema carbon negative».
     
  • Kinsect di Reggio Emilia presenta un progetto che affronta il mercato delle proteine sostenibili a base di insetto e si concentra sull’allevamento della mosca soldato, affrontando le sfide della scalabilità e della programmabilità nelle fasi di riproduzione degli insetti. Si tratta di una soluzione dirompente che utilizza una tecnologia brevettata e un innovativo impianto che consente una generazione efficiente su larga scala di uova e larve neonatali. Tramite questo processo, Kinsect sviluppa impianti per la produzione di farine sostenibili di insetto per i comparti della mangimistica e della itticoltura. «In futuro gli insetti – informa il responsabile del progetto Stefano Guerrieri – saranno la principale fonte di proteine per il petfood e l’itticoltura che, attualmente, utilizzano mangimi non sostenibili. Kinsect presenta una soluzione per l’allevamento della mosca Soldato BSF ad altissima efficienza produttiva e ridotti costi operativi».
     
  • In4Agri di Parma ha lavorato su un ecosistema digitale con soluzioni per coltivatori, allevatori e impianti di trasformazione alimentare per aiutare gli agricoltori a prendere le decisioni migliori per la sostenibilità ambientale e la tracciabilità della filiera. «La nostra partecipazione a Future Farm – illustra il Ceo Fabrizio Montali – rappresenta un’importante opportunità per presentare In4Agri che evolve le realtà produttive e di trasformazione del comparto Agrifood ad un ecosistema digitale 4.0 con sistemi informatici integrati, IoT e IA. Siamo entusiasti di presentare la nostra soluzione innovativa, che offre agli agricoltori e alle aziende di trasformazione strumenti per ottimizzare le risorse e affrontare le sfide dell’era moderna. Tomato World è il luogo ideale per connetterci con altri leader del settore e condividere le nostre visioni per un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato nell’agricoltura».
     
  • M.D.L. è progetto bolognese che punta alla promozione di un sistema economico-sociale circolare da parte dei produttori agricoli africani offrendo loro una retribuzione equa. «Con questo progetto – racconta Jovin Semakula – vogliamo ridefinire il panorama commerciale attraverso l’adozione di tecnologie blockchain all’avanguardia e progetti ESG (Environmental, Social, Governance) mirati alla sostenibilità. La nostra iniziativa non solo promuove trasparenza e tracciabilità nel processo di approvvigionamento, ma anche lo sviluppo sostenibile delle comunità locali africane».

 

Oltre alle startup provenienti dalla nostra regione, hanno anche partecipato progetti di altre regioni che stanno attivando collaborazioni con Università dell’Emilia-Romagna o che apriranno in futuro sedi operative in Emilia-Romagna e sono:

  • Soonapse, progetto di Roma che prevede l’ottimizzazione predittiva dell’uso dell’acqua nell’irrigazione del pomodoro. Vengono utilizzati sensori ambientali e del suolo per il monitoraggio dello stress idrico, e tecniche di Intelligenza Artificiale per fornire il corretto consiglio irriguo (quando irrigare e quanta acqua erogare). La soluzione è stata brevettata.
     
  • Università degli Studi di Salerno con un proposta sull‘uso di bucce di pomodoro per produrre composti bioattivi e polimeri biodegradabili da utilizzare in agricoltura per la realizzazione di teli pacciamanti e sistemi di rilascio controllato di fertilizzanti e o erbicidi
     
  • WIFORACI DSS Irrigazione di Trieste che ha elaborato un sistema in grado  di suggerire all’agricoltore tempi e dosi di irrigazione ottimali per ricaricare il serbatoio del terreno tramite piattaforma web e su app. Inoltre, la gestione remota dell’irrigazione è resa possibile dalla presenza di elettrovalvole sull’impianto irriguo.
     
  • Agricolus, startup perugina che con il progetto TITAN si propone di rendere i sistemi alimentari equi, sani e sostenibili promuovendo diverse innovazioni tecnologiche come i metodi di Rilevazione Rapida basati sul DNA, la Blockchain, l’Intelligenza Artificiale (AI) e IoT. Tra i progetti pilota, vi è uno dedicato allo sviluppo di uno strumento di tracciabilità per la filiera del pomodoro.

 
Attività finanziate dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna – POR FSE 2021-2027.

 

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