Startup in the Net 2019 - Intervista a Stem Sel

Stem Sel

La rubrica Startup in the Net raccoglie una serie di interviste realizzate a startup innovative iscritte a EmiliaRomagnaStartUp e che ART-ER segue nel loro percorso di sviluppo e crescita.


Il percorso di questa startup dalla sua costituzione a oggi è paragonabile a un bel tiro che mette in buca la palla giusta sul tavolo da biliardo.

La storia di Stem Sel non è fatta di fortuna, ma di grande concentrazione e di antenne dritte pronte a intercettare tutte le opportunità disponibili per far uscire un’idea dal laboratorio e renderla un’impresa di successo.

Da quando ha vinto l’edizione 2012 della Start Cup Emilia-Romagna ad oggi, la ex startup ora PMI innovativa ha raccolto 2,2 milioni di euro.

E non sono tanti per questo tipo di prodotto, siamo noi che siamo stati risparmiosi” sorride Pierluigi Reschiglian che di Stem Sel è presidente e CEO. 

Il prodotto in questione si chiama Celector: è un cromatografo per cellule basato su una tecnologia brevettata per la separazione, la caratterizzazione e il controllo della qualità di cellule umane viventi necessarie per le terapie rigenerative. Se Celector nei primi mesi del 2020 arriverà sul mercato è anche grazie alla campagna di equity crowdfunding attraverso cui sono stati raccolti circa 330mila euro. 

Per quest’ultimo bisogno avremmo potuto scegliere un investitore tradizionale invece abbiamo scelto BacktoWork24. E abbiamo fatto bene” dice Reschiglian “i nostri soci crowd ci hanno fornito molti spunti interessanti perché la piattaforma è molto qualificata e raccoglie figure interessanti non solo per il capitale ma anche per le competenze manageriali che mettono a disposizione.

Ne ha fatta di strada questo progetto nato come spin-off universitario dall’intuizione di Pierluigi Reschiglian, Barbara Roda e Andrea Zatton, tutti e tre docenti nel settore della bioanalitica strumentale del dipartimento di chimica “G. Ciamician” dell’Alma Mater. Prima della Start Cup, ci sono stati alcuni progetti Spinner vinti e un percorso We Tech Off che hanno generato uno spin-off ancora attivo, ByFlow, che ha come mission lo sviluppo di ricerche accademiche con prospettiva di mercato e di trasferimento tecnologico che a sua volta ha generato lo spin-off Stem Sel.

In un gioco di sliding doors, secondo Reschiglian Stem Sel sarebbe nata comunque anche senza salire sul podio della business plan competition per la forza del team e del progetto. Tuttavia quella tappa è stata quella che ha dato all’avventura la spinta giusta per partire, se non altro per far emergere la dimensione manifatturiera frutto della ricerca di laboratorio.

Al di là del premio in sé, ci ha dato visibilità e, entrando nel circuito di Aster, ora ART-ER, siamo venuti a contatto con un network più ampio che non comprendeva solo il mondo universitario” ricorda l’accademico e imprenditore “E' stato un biglietto da visita importante quando poi abbiamo cominciato la caccia ai finanziamenti.

Grazie alla Start Cup, la startup ha partecipato anche al PNI dove si sono aggiudicati l’UK-ITALY Entrepreneurship Award rivolto all'internazionalizzazione.

A distanza di tutti questi anni posso affermare che il nostro è sicuramente un prodotto compreso all’estero ma paradossalmente, nonostante un territorio come il nostro sia molto fertile per progetti di questo tipo, facciamo fatica a farci capire a livello nazionale” sottolinea Reschiglian “In Italia si investe soprattutto sul digitale quindi è difficile anche farsi ascoltare.

Questo non ha impedito alla startup innovativa di ottenere, nel 2014 proprio all’inizio, un finanziamento importante come quello per le startup innovative del POR-FESR.

Con questi primi soldi abbiamo investito anche in comunicazione e marketing, non solo in brevetti” evidenzia Reschiglian “Grazie ai percorsi che avevamo frequentato con Aster avevamo capito, noi che eravamo digiuni di competenze imprenditoriali, quanto fosse importante curare questo aspetto

Stem Sel ha il nome del prodotto, il nome della società e il pay-off depositati: un caso più unico che raro che un’impresa di questo genere abbia tutelato ogni aspetto della proprietà intellettuale.

Con la campagna di crowdfunding abbiamo rifatto completamente il sito e abbiamo commissionato il nostro video di presentazione a un regista affermato, Paolo Santamaria” aggiunge il co-founder di Stem Sel “Quando si intraprendono azioni di questo tipo la comunicazione non va assolutamente trascurata.  

A giudicare dai risultati, questa spolverata di lustrini sulla comunicazione ha dato i suoi frutti: Stem Sel sta concorrendo anche a B Heroes, una sorta di X-Factor per startup in onda su Sky Uno.

Speriamo di entrare nella rosa dei selezionati” auspica Reschiglian “Ogni impresa riceverà una proposta di finanziamento in equity di almeno 50mila euro mentre il vincitore accederà a un investimento minimo di 500mila euro. Ovvio, il premio fa gola ma con la televisione si può avvicinare a noi chi prima non ti poteva conoscere.

Capacità di intercettare fondi, prodotto brevettato e pronto per il mercato, proprietà intellettuale tutelata, comunicazione di qualità e addirittura il “rischio” di finire in tv: una serie di elementi messi in fila uno dietro l’altro che restituiscono sicuramente il ritratto di un’eccellenza.

Non sta a me dirlo” osserva con modestia l’ordinario che più di dieci anni fa ha deciso insieme ai colleghi di mettersi ulteriormente in gioco “A mio avviso il fatto di essere universitari ci aiuta nel nostro business, ma dagli investitori questo è visto come un potenziale ostacolo. Io credo che non sia vero, specialmente in un mondo come quello dell’Università di Bologna e al suo contesto favorevole” continua Reschiglian “Mi riferisco al programma per l’imprenditorialità e all’incubatore Almacube che è anche nostro socio, e che è l’unico a scopo di lucro partecipato da Confindustria Emilia-Romagna”.

Un suggerimento per colleghi universitari immersi nella propria ricerca ma con un’idea che frulla nella testa?

Non rimanere chiusi nei propri laboratori e contaminarsi” consiglia l’esperto da più punti di vista “Bologna da questo punto di vista è piuttosto unica, qui c’è l’humus adatto per far crescere il germe dell’imprenditorialità”.

 

Scopri di più su Stem Sel ed entra in contatto visitando la loro scheda dedicata nella nostra sezione Startup Associate cliccando sul banner qui sotto.

Se vuoi conoscere le  altre startup intervistate per la rubrica Startup in The Net, dai uno sguardo alla galleria 2019.

 

 

Autore: Giorgia Olivieri, giornalista freelance. Si occupa di creazione di impresa dal 2003 avendo curato progetti di comunicazione per Progetti d'impresa, per BAN Bologna, per la Città Metropolitana di Bologna, per Incredibol e per Almacube. Collabora con Art-ER dal 2017 su vari progetti tra cui StartCup Emilia-Romagna

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