Contratti di Sviluppo, dal 10 giugno la presentazione delle domande

Con una dotazione finanziaria di 250 milioni di euro, apre il 10 giugno 2015 lo sportello online per la presentazione delle domande di agevolazione per il Contratto di Sviluppo, il principale strumento di politica industriale del nostro Paese per realizzare investimenti strategici e innovativi di grandi dimensioni nel settore industriale, turistico e di tutela ambientale.

Le risorse finanziarie, che provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020, sono destinate per l’80% al Mezzogiorno e per il 20% alle regioni del Centro-Nord e potranno essere incrementate ulteriormente con i fondi della Programmazione Comunitaria e nazionale.

Il Contratto di Sviluppo è diretto ad imprenditori italiani ed esteri e punta a favorire la riqualificazione settoriale, lo sviluppo di filiere, il riposizionamento competitivo delle imprese, l’innalzamento dei livelli di efficienza nella salvaguardia dell’ambiente, l’attrazione degli investimenti esteri e la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

La recente normativa ha stabilito che i programmi di sviluppo possano essere realizzati in forma congiunta anche attraverso il Contratto di Rete, che elimina di fatto i vincoli dimensionali ai progetti dei diversi partecipanti. Le agevolazioni possono arrivare al 75% dell’investimento ammissibile. Nei limiti della normativa europea, l’impresa può negoziare un mix di contributo a fondo perduto, mutuo agevolato (durata massima di 10 anni, tasso pari allo 0,3%, assistito da idonee garanzie) e contributo in conto interessi.

Ottimi i risultati finora raggiunti: in poco più di 3 anni sono stati approvati 51 Contratti di Sviluppo, che hanno creato o salvaguardato 29 mila posti di lavoro e attivato investimenti per 1,82 miliardi di euro, dei quali oltre il 40% provenienti da imprese estere. Le agevolazioni pubbliche concesse ammontano a 925 milioni. Le iniziative finanziate coprono diversi settori:  dall’alimentare all’aerospazio, dal turismo alle telecomunicazioni, dal commercio al farmaceutico, anche se la parte del leone la fanno i settori innovativi e tecnologici con circa il 50% degli investimenti finanziati.

Per informazioni e presentare le domande si rimanda al sito di Invitalia.

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