Collezionisti di dati in città

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Dati utili elaborati grazie a un algoritmo proprietario integrando più fonti. Dati processati e interpretati. Dati che potenzialmente ci orientano nelle scelte di tutti i giorni, migliorando la nostra qualità di vita. Con parametri certificati e affidabili legati a zone verdi, servizi sociali, luoghi di aggregazione. Così Studiomapp, impresa italiana dell’Ict, ci aiuta a comprendere meglio lo spazio in cui si decide di vivere o lavorare. Un’analisi che potenzialmente ha un impatto enorme su mobilità, trasporto e logistica, turismo, real estate, agricoltura, gestione delle risorse naturali, salute e attività sociali.

Studiomapp e ha deciso di scommettere proprio sui big data, utilizzando l’intelligenza artificiale applicata ai numeri geospaziali. E arrivando a realizzare soluzioni mirate nelle città intelligenti. Una scommessa globale: questa startup innovativa con sede a Ravenna e Roma è oggi accelerata dall’Agenzia Spaziale Europea e selezionata da ESA BIC Lazio, l’incubatore dell’ESA. Il primo seed di 50.000 euro è arrivato proprio da loro. A seguire un altro investimento di 80.000 euro. «Siamo nati attorno al progetto ambizioso ma chiaro di valutare la qualità di vita di un quartiere. E il nostro core business è molto legato ai dati geospaziali», afferma Angela Corbari, 42enne ravennate e specializzata in sistemi informativi territoriali, un passato di consulenza per la Pubblica Amministrazione e tre anni trascorsi in Inghilterra.

La startup innovativa è stata fondata nel dicembre 2015. L’idea è legata alla passione per la tecnologia applicata alla vita di tutti i giorni. Ed è un’impresa familiare. In società con Angela c’è suo marito Leonardo Dal Zovo, 37enne sviluppatore specializzato in analisi e appassionato in open data.

L’algoritmo che traduce dati. La qualità della vita delle persone letta con le lenti di analisi dei dati e quindi attraverso l’innovazione. Un algoritmo proprietario raccoglie dati da più fonti – banche private e quindi anche a pagamento, dati aperti e gratuiti generati da sensori di centraline sparse in città. Un servizio che può essere applicato con facilità in ambito immobiliare o turistico. «Noi collezioniamo dati territoriali di diversa natura e li integriamo. Ci orientiamo su diversi mercati, offrendo un servizio dettagliato ma sintetico legato ai principali indicatori sulla qualità di vita di un quartiere. Si tratta di dati oggettivi e aggiornati in tempo reale».

Non si tratta però di una fotografia statica: per quanto riguarda la mobilità un calcolatore di percorsi personalizzati può aiutare le persone a essere più attente alla mobilità sostenibile grazie ad itinerari personalizzati in base a qualità dell’area, percentuale di verde, percorso più silenzioso o più divertente.

«Valutiamo l’ecosistema: utilizziamo indici riconosciuti dalla comunità scientifica e in più i dati geospaziali che sono una caratteristica unica del nostro servizio. Ha un valore enorme quantificare la nostra qualità della vita: ci sono studi che dimostrano come questi indicatori possano riuscire ad aumentare di migliaia di dollari il valore di un immobile», precisa Corbari.

Il prodotto ha un prototipo ma non è ancora sul mercato. Sarà offerto in modalità freemium: una parte della consultazione dei dati sarà gratuita, altre funzionalità saranno a pagamento. Un percorso giovane, ma con traguardi importanti. La società è membro fondatore della rete europea Copernicus Academy e organizza corsi di formazione sull’uso di dati del sistema di osservazione della terra Copernicus.

Articolo di Giampaolo Colletti pubblicato su NOVA, Il sole 24 ore.

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