Ancora una volta "La Dotta" è terra di menti innovative, dove stranieri, donne e giovani sono al centro di questo grande successo.
Sono ben 268 infatti le start up della Città metropolitana, secondo l'ufficio statistica della Camera di Commercio, con un incremento netto del 41,8% rispetto all'anno precedente: un dato secondo solo a livello nazionale al +43,8 % di Venezia. E tra queste sono in aumento del 83,3 % le start up innovative femminili, che ora sono arrivate a quota 33. Anche i ragazzi tra i 18 e i 35 anni, e gli stranieri hanno deciso di mettersi in gioco: fondando sul territorio rispettivamente 46 e 9 realtà innovative.
53 sono le start up del territorio bolognese che si occupano di innovazione nel campo delle costruzioni e della manifattura. Settori non tradizionalmente legati all'innovazione.
Prima provincia della regione, Bologna detiene circa il 31,1% di tutte le start up attive del territorio emiliano-romagnolo che comunque si riconferma al secondo posto in Italia per numero. Proprio per supportare queste realtà, la Regione Emilia Romagna e Aster hanno creato l'unico presidio fisso italiano in Silicon Valley e grazie al programma SiliconValley Mindset, 10 start up innovative della regione sono volate negli States, per dare avere l'opportunità di conoscere da vicino le terre sede di giganti quali Google o Apple. Di queste aziende ben quattro sono bolognesi: FreeCopia nell'ambito delle stampe, OaCP S.r.l e Aquabuddy nella sanità, e Revolufashion all'avanguardia nella moda.