Risposte Helpdesk Proprietà Intellettuale

Per brevettare un'idea si può procedere direttamente o farsi assistere, come in tutte le cose. La valutazione su cosa sia meglio fare è naturalmente personale. Nel caso si preferisse far da sè ci si può rivolgere alla Camera di Commercio più vicina, ed inn particolare, al rispettivo Ufficio Brevetti. Nel caso si prferisse farsi assistere esiste una categoria di professionisti appartenenti ad uno specifico ordine professionale, il cui elenco si reperisce al seguente indirizzo: www.ordine-brevetti.it 

Nella domanda si parla di "brevetto dell' oggetto gia presente". Nel caso esistesse un brevetto anteriore, appunto relativo all' "oggetto gia presente", lo si studia per comprendere l'ampiezza della tutela e capire se ci sia spazio per l'oggetto che s'intende brevettare ex novo. Nel caso in cui il brevetto anteriore non risulti, si può fare una verifica attraverso una ricerca di anteriorità e studiare i riscontri per verificare se siano tali da minare la brevettabilità del nuovo trovato. In ogni caso, lo studio comparativo potrà essere svolto sugli oggetti in commercio.

Si tratta di una protezione provvisoria dalla data di deposito della domanda di brevetto, dato che il diritto di esclusiva è solo potenziale prima della concessione del brevetto. In Italia in situazioni analoghe l'attacco si può portare, a patto che la sentenza del giudice sia espressa a valle della concessione del titolo. in altre legislazioni l'azione legale deve essere avviata solo a valle della concessione del titolo.

Se l'invenzione è relativa alla sola forma estetica allora lo strumento di tutela potrebbe essere un modello di design. L'ambito di tutela può essere nazionale (un titolo per ciascuno Stato e per l'Italia http://www.uibm.gov.it/), comunitario (https://oami.europa.eu/ohimportal/it/designs) o si può procedere secondo il Modello Internazionale, Convenzione dell'AJA (https://oami.europa.eu/ohimportal/it/designs).

Certamente, anche se la materia potrebbe essere molto frequentata, per cui potrebbe essere non facile dimostrare la sussistenza di novità e altezza inventiva secondo il Codice della Proprietà Industriale. D'altra parte sono numerosi gli esempi che provano il contrario.

Il riferimento è il codice della proprietà indutriale: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm, ed in particolare, gli artt. 100-115 per le norme relative alle Varietà Vegetali.

Lo studio dei riscontri di una ricerca brevettuale è generalmente lo strumento più efficace (bilancio costi-benefici) per avere la risposta alla domanda.

Di certo, il rilievo che comunque l'invenzione sarebbe già stata divulgata nella propria forma definitiva anche se le sue potenzialità sono state comprese limitatamente rende il caso decisamente complesso. In ogni caso, nel settore dei brevetti il punto è sempre la novità e l'altezza inventiva delle soluzioni proposte. Quindi, una volta verificato che sussistono tali requisiti, può essere sensato procedere, senza trascurare l'impatto economico presunto della disponibilità di un titolo di esclusiva nel settore. 

La presentazione di una domanda di brevetto si può fare anche senza aver precedentemente verificato la novità di un concetto inventivo e la sussistenza della rispettiva attività inventiva (artt. 45-48 del Codice della Proprietà Industriale) http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/05030dl.htm.

La brevettazione dell'oggetto di un brevetto già parte dello stato dell'arte dà luogo ad un brevetto nullo dall'origine. Per cui a un diritto di esclusiva non valido ed annullabile.