Poche donne e poco biotech nelle startup nostrane. Stravince il web, si affacciano i quarantenni

Carenza di soci fondatori unici, netta prevalenza maschile, media anagrafica 32 anni. Ecco l'ultimo profilo dello startupper nostrano. Non del tutto in linea col trend internazionale. Ancora poche le donne.

A differenza di altri paesi, in Italia solo una startup su dieci ha un founder unico, altrove questo dato sfiora il 30%. La costituzione d'impresa è di norma opera di 2/3 persone. Decisamente poche le donne (circa il 13%) e ancora poche le realtà che si occupano di Biotech (5%). Stravincono le aziende web-oriented (60%), dato in linea con il background formativo degli startupper i quali, nel 58% dei casi, hanno un bagaglio di studi scientifico. Il 26% ha una formazione post-lauream e ha conseguito un PhD o un Mba, il 21% vanta precedenti esperienze imprenditoriali. L’età media, come detto, è di 32 anni, ma non sono rari i neo-imprenditori sugli anta (e questo è un segno di vitalità).

Qui il testo integrale coi risultati dell'indagine.

 

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