Racyline: la startup che personalizza gli integratori per i nostri amici a quattro zampe

Racyline: la startup che personalizza gli integratori per i nostri amici a quattro zampe
Le interviste di Startup in the Net

Integratori personalizzati per cani e gatti realizzati con ingredienti naturali e di qualità. Si tratta di SeriPet, il primo prodotto della startup Racyline fondata nel 2023 da Athos e Michelle Rondini. I due, padre e figlia, hanno avuto l’idea partendo da un’esperienza personale integrata agli studi di Michelle sull’alimentazione. Racyline è una delle imprese selezionate per il percorso Ecosister Accelerator 2024

Ai founder del progetto imprenditoriale abbiamo chiesto a che punto sono, gli obiettivi che si pongono per il futuro e cosa si aspettano dal programma al quale stanno partecipando. 

Ecco cosa ci hanno raccontato.

Di cosa vi occupate?

Michelle: Offriamo integratori personalizzati per cani e per gatti utilizzando un approccio scientifico. Partiamo da un questionario anamnestico che ci serve per capire veramente a fondo le esigenze individuali dell'animale e per andare a costruire una nutrizione precisa e mirata che sia il più efficace possibile. 

La nostra startup si chiama Racyline ma il nostro brand è SeriPet: questo è il nome con il quale siamo conosciuti anche perché è più intuitivo e contiene una sintesi del nostro progetto. 

Con «Seri» richiamiamo la sequenza del DNA alludendo alla diversità di ciascun animale che richiede per questo un approccio individuale mentre «Pet» ci posiziona subito nel campo degli animali domestici.

 

Come è nata l’idea?

Michelle: Siamo partiti dalla mia tesi di laurea in Tecnologie alimentari all’Università di Parma. Il tema dell’alimentazione è sempre stato al centro dei miei studi ma in realtà l’idea di trovare applicazioni nel mondo animale è nata da una nostra esigenza personale. 

Lucky, la nostra cagnolina, qualche tempo fa ha avuto un problema di carattere intestinale piuttosto importante che non riuscivamo a risolvere e che ci ha fatto incontrare tantissimi veterinari. Il problema era che non riuscivamo a trovare l’integratore adatto, non ne esisteva uno unico, quelli che ci consigliavano non erano risolutivi e non sapevamo cosa contenessero

Durante la nostra ricerca ci siamo resi conto che questa era un’esigenza anche dei veterinari che non possono prescrivere qualcosa di personalizzato. Mio padre ha sempre avuto il desiderio di diventare imprenditore, io sono giovane ma ho la stessa propensione. Esisteva questo bisogno che non aveva ancora una soluzione e abbiamo deciso di buttarci costituendo l’impresa a marzo 2023. 

Noi andiamo molto d’accordo e siamo complementari sotto molti aspetti: non abbiamo avuto esitazioni.

Come siete partiti?

Athos: Siamo partiti puntando tutto sul prodotto senza confrontarci con chi effettivamente doveva usufruirne. Abbiamo poi partecipato al percorso di incubazione con Startup Geeks, che ci ha aiutato a sviluppare l'idea con un metodo ben preciso. 

Abbiamo intervistato il nostro pubblico potenziale, sarebbe a dire tutti quelli che hanno cani e gatti, per valutarne l’interesse. Poi siamo passati alla fase della simulazione del prodotto: l’abbiamo messo in pre-ordine sul nostro sito, pubblicizzandolo. 

Abbiamo avuto molti contatti di persone entusiaste, un riscontro che ci ha fatto capire che eravamo sulla strada giusta.

Cosa ha di diverso SeriPet dagli altri integratori?

Michelle: Sono tante le differenze. Innanzitutto bisogna considerare che si tratta di un prodotto che va a integrare l’alimentazione dell’animale. Noi teniamo conto di quella che sta svolgendo il cane o il gatto, se è casalinga, commerciale o Barf o di altri tipi. Inoltre, le nostre capsule si aprono e rispondono alle esigenze di tutti perché l’integratore si assume sia così com’è oppure la polvere può essere mescolata al mangime. E poi c’è la personalizzazione

SeriPet è indicato al momento per problemi di carattere dermatologico, digestivo e articolare. Il questionario che abbiamo elaborato scatta una fotografia dell’animale: sappiamo non solo cosa mangia e il disturbo che ha ma anche l’età, il peso e la razza, un dato importantissimo perché ciascuna di esse ha delle specificità che vanno considerate. Poi ci sono eventuali allergie o patologie pregresse o sintomi

Grazie all’aiuto di un veterinario abbiamo messo a punto delle formulazioni che però vanno adattate caso per caso.

In che modo un prodotto del genere si inserisce in un’ottica di sostenibilità ambientale?

Athos: Essendo fatto praticamente su misura, il nostro integratore è unico. Quindi si evitano i tentativi di trovare quello giusto e se ne prende uno solo invece di doverne abbinare due o tre che hanno degli ingredienti che non servono. Inoltre un unico integratore si traduce anche in un solo imballaggio

Poi ci sono gli ingredienti. Noi selezioniamo quelli di origine naturale e non quelli industriali guardando anche all’impatto ecologico che hanno. Questo fa sì che SeriPet abbia un’impronta green definita da più punti di vista.

Date le premesse, l’integratore avrà anche un costo

Athos: Di sicuro è un prezzo premium ma il nostro obiettivo è renderlo accessibile a tutti. Questo passaggio di raccolta dati attraverso i questionari per noi è fondamentale. Nel giro di un paio d’anni contiamo di automatizzare il processo in modo tale da contenere i costi. Su questo aspetto entro in pista io. Sono un ingegnere industriale con competenze in elettronica e automazione. Con il machine learning saremo in grado di produrre SeriPet su larga scala.

Siete stati recentemente selezionati per partecipare al programma Ecosister Accelerator. Quali sono le vostre aspettative?

Athos: L’aspetto che più ci interessa in questo momento è quello di capire come accedere al mercato nel modo più rapido possibile. Al momento siamo impegnati nella prima versione del prodotto, una specie di prototipo utile a capire le potenzialità dell’idea imprenditoriale, che lanceremo presto. 

Ovviamente dovremo lavorare anche sul piano finanziario per capire come ottenere i finanziamenti necessari per crescere. Per scalare abbiamo bisogno di un nostro laboratorio perché non possiamo continuare a esternalizzare la produzione degli integratori e dobbiamo procedere sul fronte dell’automazione. Abbiamo già un business plan ma andrà affinato con i nuovi parametri che emergeranno dopo la validazione del prodotto.

Che obiettivi vi ponete per il futuro?

Athos: Il modello a cui guardiamo è un’azienda americana che si occupa di integratori ma per gli esseri umani. Anche loro hanno iniziato con un unico prodotto poi hanno ampliato il loro business non solo nell’ambito della nutrizione.

Michelle: vogliamo diventare un punto di riferimento sulla nutrizione personalizzata nel mondo degli animali domestici e non solo. Quindi oltre ai cani e ai gatti,  anche, per esempio, ai  conigli o ai cavalli.

Che consigli dareste ad aspiranti startupper?

Michelle: Partendo dai nostri errori consigliamo di non sviluppare prima il prodotto per poi rivolgersi al mercato ma viceversa. Potessimo riavvolgere il nastro, cominceremmo dall’indagine di mercato e dalle interviste ai soggetti coinvolti. Come si dice, sbagliando si impara e ora abbiamo avuto la possibilità di rimetterci in carreggiata.

Athos: Io consiglio di fare molta attenzione alle persone che pensano di avere delle soluzioni per la tua startup. C’è molta gente che millanta competenze sul mondo startup e spesso non è vero. È bene rivolgersi a strutture come gli incubatori o gli acceleratori per essere seguiti come si deve. 

Per chiudere vorrei dire un’ultima cosa. Il punto non è avere l’idea geniale ma come fai a realizzare quell’idea mettendo in fila quello che si ha in testa. L’execution è quello che conta. Quindi bisogna rivolgersi a chi può essere utile a fare chiarezza, senza secondi fini. 

Prima di affidarsi a qualcuno è bene fare attenzione.

 

 

Ti potrebbe interessare anche:

Ti potrebbe interessare anche: