
Negli ultimi anni l’esponenziale innovazione tecnologica è stata sfruttata per andare incontro alle esigenze di efficienza economica e ambientale dell’agricoltura. Tuttavia, gli strumenti presenti sul mercato ricavano informazioni solo indirette sulle necessità della pianta mediante il monitoraggio del terreno e dell’ambiente.
Da qui, nei laboratori di biosensoristica del CNR-IMEM di Parma, nasce la startup innovativa PlantBit. L’intento di questa giovane realtà è fornire uno strumento alle aziende agricole per ottimizzare il consumo di acqua, fertilizzanti, e diagnosticare precocemente l’insorgere di fitopatie.
Bioristor è il primo biosensore in-vivo al mondo, completamente biocompatibile e in grado di monitorare analiticamente lo stato di salute della pianta in tempo reale.
In breve la mission del dinamico team di Plantbit è cambiare le regole della gestione agricola, salvaguardando l’ambiente e il reddito degli agricoltori.
Bioristor: diamo voce alle piante.